Montano le proteste contro i militari in Myanmar. Idranti contro i manifestanti – Il video

Dimostranti in piazza da tre giorni nonostante la repressione della polizia. L’Onu: «Dare una risposta alla sofferenza dei cittadini»

Alzano le mani in cielo, tre dita verso l’alto: è il simbolo ripreso dal film Hunger Games, gesto delle rivolte di piazza in tutto il Myanmar. Non si fermano le proteste della popolazione birmana contro la giunta militare che il primo febbraio scorso ha preso il potere nel Paese. Nella capitale Naypyitaw, la polizia ha usato idranti contro la folla e si sono verificati diversi scontri tra gli agenti e i manifestanti. Il sostegno di quest’ultimi è alla leader del partito National League for Democracy (NLD), Ang San Suu Kyi, per la cui liberazione s’è schierato anche Papa Francesco durante l’ultimo Angelus. Anche l’Onu, attraverso il Consiglio per i diritti umani, ha parlato di «rapido deterioramento della situazione riguardante i diritti umani», convocando, su impulso dell’ambasciatore britannico a Ginevra Julian Braithwaite, un’assemblea per una bozza di risoluzione al problema dove hanno aderito 19 paesi su 47.


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