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Vaccino anti-Covid, il numero uno dell’Aifa avverte: «Soluzioni drastiche in caso di scarsa adesione. Coi monoclonali -10% di ricoveri»

09 Febbraio 2021 - 07:25 Redazione
Il direttore dell'Agenzia per il farmaco, Magrini: «I dubbi sull'immunizzazione tra il personale sanitario sono un fenomeno da prendere molto seriamente»

Non sono escluse soluzioni «drastiche» nel caso in cui l’adesione alla campagna vaccinale anti-Covid risultasse inferiore alle attese. A dirlo è il direttore dell’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa), Nicolò Magrini: «I dubbi tra il personale sanitario, in particolare la componente non medica, sono un fenomeno da prendere molto seriamente, pur pacatamente. Noi abbiamo scelto un approccio informato e gentile. La vaccinazione non vuol essere un atto d’imperio». Tuttavia, chiarisce Magrini, «in presenza di scarsa adesione, e ridotta capacità informativa e di coinvolgimento, possono esserci soluzioni più drastiche».

Magrini, in un’intervista a La Stampa, si sofferma poi sugli anticorpi monoclonali, spiegando che possono ridurre i ricoveri del 10%. Finora ci sono due studi, ma ne arriveranno presto almeno altri tre, garantisce Magrini. La somministrazione del farmaco, autorizzato dal ministero della Salute, sarà limitato ad alcune categorie: «I pazienti a rischio, che prendono certi farmaci, o hanno particolari patologie. Chi è in dialisi, o ha la fibrosi polmonare, assume farmaci immuno soppressori, i grandi obesi», dice il numero uno dell’Aifa.

Magrini commenta così i dati finora disponibili: «I pareri di Aifa sono positivi, ma cauti, perché ci si basa su dati che definiamo “preliminari”. In parole semplici, i monoclonali hanno dato iniziali e promettenti risultati in pazienti nelle prime fasi della malattia. Avendo visto casi di relativo miglioramento nei pazienti che ho detto, si è deciso di autorizzarne l’uso, circoscrivendolo».

Stanziati 400 milioni di euro per i monoclonali

Quanto alle modalità di somministrazione, avviene «per via endovenosa e dura, a seconda del prodotto, una o tre ore. E poi occorre un’altra ora di osservazione». Stando a quanto appreso finora, i monoclonali saranno somministrati solo negli ospedali o in studi medici attrezzati, e la loro distribuzione sarà affidata al commissario straordinario Domenico Arcuri. Inoltre, è previsto un fondo che garantisce la gratuità di tali farmaci. Per il 2021, infatti, è istituito un fondo con una dotazione di 400 milioni di euro.

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