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Covid, Speranza autorizza l’uso degli anticorpi monoclonali. Ecco a chi verranno prescritti

06 Febbraio 2021 - 16:24 Redazione
Dopo l'approvazione dell'Aifa, il ministro della Salute ha firmato il decreto che ne autorizza la distribuzione

Dopo l’ok dell’Aifa, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il decreto per l’autorizzazione degli anticorpi monoclonali nella lotta al Coronavirus. «Sulla base delle indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco e del parere del Consiglio Superiore di Sanità – ha scritto sui suoi social – ho appena firmato il decreto che autorizza la distribuzione, in via straordinaria, degli anticorpi monoclonali. Così abbiamo insieme ai vaccini, una possibilità in più per contrastare il Covid 19».

Ieri, venerdì 5 febbraio, la Commissione tecnico scientifica dell’Aifa aveva pubblicato il suo parere in merito all’approvazione, arrivata mercoledì 3. Come scritto nel documento, pur considerando «l’immaturità dei dati» e la «conseguente incertezza» rispetto all’entità del beneficio, a fronte della situazione d’emergenza può essere «opportuno» avere anche un’opzione in più di tipo terapeutico. L’uso, comunque, è raccomandato solo in via straordinaria, destinato, cioè, ai soggetti non ospedalizzati che, «pur con malattia lieve/moderata risultano ad alto rischio di sviluppare una forma grave di COVID-19».

Quali monoclonali ha approvato l’Aifa

L’Aifa ha approvato due tipi di monoclonali: Regeneron ed Eli Lilly. Quest’ultimi, stando agli studi, sarebbero in grado di ridurre la mortalità del 70%. Tra qualche mese – probabilmente a maggio – dovrebbero essere disponibili anche quelli della Toscana Life Sciences.

I pazienti a cui sono destinati

I monoclonali, dunque, non possono essere utilizzati in pazienti ricoverati e ossigenati causa Covid. Per l’Aifa, i monoclonali dovranno esser e indirizzati a soggetti che hanno:

  • un Body Mass Index (BMI) maggiore o uguale a 30
  • una malattia renale cronica
  • il diabete non controllato
  • immunodeficienze primitive o secondarie
  • un’età dai 65 anni in su.

Per quanto riguarda gli over 55, invece, si possono usare in caso di:

  • Malattia cardio-cerebrovascolare (inclusa un’ipertensione con concomitante danno d’organo)
  • BPCO e/o altre malattie respiratorie croniche

Immagine di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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