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Ramy Elgaml, ecco il video della fuga in moto: così il 19enne perde il casco nella corsa per seminare i Carabinieri

12 Dicembre 2024 - 23:41 Alba Romano
Ramy Elgaml fuga Carabinieri video
Ramy Elgaml fuga Carabinieri video
Su Rete 4 le immagini della corsa per del T-Max per le vie di Milano prima dello schianto fatale

Oltre 8 chilometri di corsa per sfuggire ai Carabinieri. S’è dipanata per mezza Milano la corsa della moto sui cui si trovava Ramy Elgaml, il 19enne morto al termine di quella fuga, la notte tra il 23 e il 24 novembre, dopo lo schianto in via Ripamonti. Stasera per la prima volta in tv sono state diffuse le immagini di quell’inseguimento. Provengono da una delle gazzelle dei Carabinieri che ha tentato di fermare Elgmal e il suo amico, il 22enne Fares Bouzidi. A mostrarle questa sera in diretta è stata la trasmissione di Rete 4 Diritto e Rovescio. Nella gimcana da Corso Como sino alle porte del Corvetto, passando Brera e Porta Romana, la moto guidata da due giovani egiziani le prova tutte per seminare i Carabinieri che li tallonano. Passa a più riprese col rosso, imbocca una via contromano, sguscia via tra due auto. Sino a quando non svolta all’improvviso in una viuzza sulla destra e fa davvero perdere le proprie tracce. Alle sue calcagne spunta però poco dopo un’altra auto dei Carabinieri.

Il casco perso e lo schianto

Le immagini diffuse su Rete 4 non giungono sino al tragico momento finale della corsa della moto, impedendo così di dipanare i dubbi sulla dinamica dell’incidente mortale. Inquadrano però un momento che si rivelerà chiave a posteriori, in un senso drammatico: su via San Barnaba, per ironia della sorte proprio alle spalle del Palazzo di Giustizia, la moto dei due ragazzi fila via di corsa su due dossi. Il duplice impatto fa saltare via il casco di Ramy Elgaml. Proprio quello che avrebbe potuto salvargli la vita quando, pochi minuti dopo, il T-Max finisce la sua corsa contro un palo in via Ripamonti. Anche se l’autopsia ha accertato che il 19enne è morto sul colpo a causa della dissezione dell’aorta. Proprio oggi Fares Bouzidi ha riportato al gip la sua versione dei fatti, sostenendo che la moto sarebbe stata colpita da dietro prima di finire fuori strada: «Una botta da dietro, un urto, poi ricordo solo di essermi risvegliato in ospedale». È anch’egli indagato per omicidio stradale, così come il carabiniere alla guida dell’auto che tallonava i due.

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