Dopo un altro weekend di assembramenti nelle grandi città e la continua diffusione della variante inglese è evidente che le cose non stiano andando per niente bene nella gestione della pandemia di Coronavirus. A dirlo è Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco e dell’università degli Studi di Milano, che oggi ad Agorà ha ribadito i rischi legati alla mutazione inglese. «Un 37 o 40% in più di capacità di trasmissione vuol dire che» il virus «va anche più lontano del solito metro e mezzo».
March 1, 2021
Insomma, la maggiore trasmissibilità della mutante inglese significa che «probabilmente una concentrazione magari anche inferiore delle goccioline che vengono emesse» respirando «riesce ad arrivare ugualmente qualche centimetro più in là. La variante inglese «è quindi in grado di infettare più anche i bambini e i giovani». Con il conseguente rischio che il virus possa poi arrivare anche ai più anziani.
L’infettivologo spiega inoltre che la variante inglese è destinata a diventare prevalente in Italia «se non lo è già – precisa Galli – come mi era già capitato di dire qualche giorno fa, essendo abbastanza curiosamente smentito anche sulla realtà materiale che invece si è confermata nei giorni immediatamente successivi». E proprio tornando sugli assembramenti del weekend, e del caso sui Navigli, Galli parla di «comportamenti sciagurati». Secondo l’infettivologo, «c’è l’illusione di avere alle spalle qualcosa che abbiamo ancora davanti, questo è l’elemento più tragico».
Leggi anche:
- Coronavirus, in Lombardia raddoppiano i nuovi ingressi in terapia intensiva. 42 morti nelle ultime 24 ore
- Lombardia, scatta la zona arancione rafforzata dal 3 marzo per Cremona, Como e 50 Comuni
- Coronavirus, in Lombardia variante inglese nel 64% dei positivi. A Brescia isolata la mutazione nigeriana
- Coronavirus, in Lombardia impennata dei ricoveri giornalieri in terapia intensiva: 59 (ieri 36). Sono 55 i decessi
- Coronavirus, a Milano «probabile zona rossa entro due settimane»: l’incidenza dei positivi è aumentata del 40% in 7 giorni
- Nuove restrizioni dal Cts, Galli: «È tardi, arrivano come una martellata sugli alluci»
- Coronavirus, l’allarme di Galli: «La terza ondata farà molte vittime». Il vaccino AstraZeneca? «Non fossi già vaccinato lo farei»
- Lo sfogo di Galli: «Sono bastati due giorni per dimostrare che sulle varianti Covid avevo maledettamente ragione»
- Galli: «Polemiche sulle varianti? Mi metterei in lockdown personale e star zitto 2-3 settimane. Finora sono stato coerente»
- Bassetti risponde a Galli: «Ha il reparto invaso dalle varianti? Chieda il lockdown, ma per Milano»
- Coronavirus, la testimonianza di Galli: «Variante inglese in un paziente su tre. Acceleriamo sui vaccini o non ne usciamo»
- L’allarme di Galli sulle varianti: «Il mio reparto è di nuovo invaso. Dicono che esagero con il lockdown, ma purtroppo poi ho ragione»