AstraZeneca, il governo assicura: «Lo stop sarà recuperato in due settimane». Draghi sente Macron: «Con l’ok dell’Ema si riparte»

La sospensione precauzionale del vaccino anti-Covid ha avuto un impatto stimato in 200 mila dosi in meno, fanno sapere da Palazzo Chigi

Continuano gli approfondimenti sul caso AstraZeneca dopo la sospensione delle vaccinazioni – in via temporanea e cautelativa – annunciata ieri pomeriggio dall’Italia e da altri Paesi europei. Stando ai dati raccolti e analizzati dalla struttura del commissario per l’emergenza Coronavirus, il generale Francesco Paolo Figliuolo, è stato stimato che la sospensione di quattro giorni totali delle somministrazioni di AstraZeneca (fino a giovedì, quando l’Ema si esprimerà a riguardo) equivale a circa 200.000 vaccinazioni in meno per la campagna italiana.


Un ritardo che, secondo la struttura commissariale del governo, potrà essere recuperato nel giro di due settimane. Dunque, se davvero giovedì 18 marzo l’Agenzia europea per il farmaco darà il suo via libera e l’Italia riprenderà le somministrazioni di AstraZeneca, questo stop potrà essere riassorbito proprio in coincidenza con la fine del mese di marzo. Un recupero che – fanno sapere dal governo – sarà possibile anche grazie al parallelo aumento di dosi del vaccino Pfizer somministrate, incremento stimato in 707.850 dosi.


La telefonata Draghi-Macron

Oggi intanto c’è stata una telefonata tra il premier Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron che, all’indomani della decisione che ha monopolizzato le agende politiche e mediali, hanno avuto «uno scambio di vedute» sul tema, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi. Salvo sorprese dell’ultim’ora, la sospensione durerà fino a giovedì 18, e i Paesi europei che hanno preso questa decisione sono in attesa della conclusione dell’analisi supplementare condotta dall’Agenzia europea del farmaco. I due leader concordano sul fatto che, in caso di conclusione positiva dell’analisi dell’Ema, si potrà far ripartire la campagna vaccinale di AstraZeneca a ritmi serrati. Intanto, proprio dalla Francia arrivano le dichiarazioni del primo ministro francese Jean Castex che, nel tentativo di rassicurare la popolazione, fa sapere che si farà vaccinare con AstraZeneca non appena la sospensione della vaccinazione sarà ritirata dall’Ema.

La posizione dell’Ema

L’Agenzia europea per il farmaco ha fornito anche oggi rassicurazioni a proposito di AstraZeneca e dell’assenza di correlazioni con i casi che si sono verificati. «Non ci sono indicazioni che il vaccino possa aver provocato le morti sospette – è la posizione dell’Ema -. L’agenzia sta conducendo un’analisi rigorosa sui casi tromboembolici, anche se al momento sono 30 su 5 milioni di vaccinati». Dunque, l’Ema conferma ancora una volta che i benefici nell’utilizzo di AstraZeneca sono superiori ai rischi. La decisione definitiva è attesa per giovedì.

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