Elezioni in Israele, resta il rischio di stallo. Secondo gli exit poll Netanyahu non avrebbe la maggioranza

Netanyahu ha puntato la sua campagna elettorale sulla gestione dei vaccini: Israele è il primo Paese al mondo per numero di dosi somministrate in rapporto alla popolazione

«Speriamo sia l’ultima tornata elettorale. Non restate a casa, andate a votare», aveva detto questa mattina Benjamin Netanyahu uscendo dal seggio elettorale di Gerusalemme. Eppure anche questa volta sembra che Israele sia destinato ad avere un governo fragile, secondo gli exit poll diffusi da Canale 12 il blocco guidato dall’attuale premier Netanyahu non riuscirebbe ad avere la maggioranza di 61 seggi nemmeno con l’alleanza con Naftali Bennett. La coalizione infatti si fermerebbe a 60 seggi. Israele è alla sua quarta elezione nel giro di due anni, dopo diversi tentativi di formare un governo di coalizione tra il Likud di Netanyahu e il partito Blu e Bianco dello sfidante Benny Gantz. I due rivali politici hanno tenuto insieme una fragile coalizione per meno di un anno ma alla fine i numeri risicati all’interno della Knesset hanno costretto il Paese a tornare nuovamente alle urne. Netanyahu si è presentato a questa tornata elettorale sicuro di poter usare la gestione della campagna vaccinale come carta vincente. Israele è infatti il primo Paese al mondo nelle vaccinazioni.


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