Coronavirus, secondo lo studio di Crisanti gli anticorpi possono restare nel corpo fino a 10 mesi. In Italia i vaccinati sono 2,8 milioni

Capire con esattezza quanto resistono gli anticorpi permetterà di programmare con esattezza anche le prossime campagne vaccinali

Era chiaro da mesi. I dati raccolti a Vo’ Euganeo sono un tassello fondamentale per capire come si muove il Coronavirus. Qui l’intera popolazione di un centro abitato è stata isolata e sottoposta a tampone due volte a distanza di poche settimane. E poi ancora monitorata nei mesi successivi. E ora quei dati stanno cominciando a raccontarci di più anche sugli anticorpi. Secondo un’anticipazione, lo studio guidato dal professor Andrea Crisanti a cui ha lavorato l’Università di Padova e l’Imperial College di Londra mostrerebbe che gli anticorpi prodotti dal Coronavirus possono restare nell’organismo delle persone dai 9 ai 10 mesi. Un’informazione essenziale per capire come orientare in futuro anche la campagna vaccinale, soprattutto per eventuali richiami. Intanto in base ai dati pubblicati sul portale del Ministero della Salute, in tutta Italia sono quasi nove milioni le dosi di vaccino distribuite su tutto il territorio, 8.959.782 nello specifico. Il numero di persone vaccinate, che hanno dunque ricevuto prima e seconda dose, è arrivato invece a 2,85 milioni. Dai dati si vedono sempre di più gli effetti della campagna vaccinale dedicata agli over 80: oltre 2,57 milioni di dosi sono state distribuite alle persone tra gli 80 e i 90 anni, oltre 676 mila invece sono andate agli over 90.


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