In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERICanale di SuezEgitto

Quarto giorno di blocco del Canale di Suez, dragaggio completato: cominciano i tentativi di spostare il gigante Ever Given

27 Marzo 2021 - 11:13 Redazione
Oggi entreranno in azione almeno nove rimorchiatori giganti. Secondo l'ente egiziano a capo del canale si tratta di un «processo tecnico e complesso» e potrebbero volerci diversi tentativi

Ci sono oltre 200 navi ferme nel canale di Suez, in Egitto, dove il porta-container gigante Ever Given è incagliato da quattro giorni in seguito a una tempesta di sabbia. L’auspicio dell’armatore giapponese, Yukito Higaki, è che l’imbarcazione possa essere liberata oggi, sbloccando uno dei collegamenti marittimi più importanti al mondo su cui viaggia circa il 10% del commercio globale. Nel frattempo i lavori vanno avanti. Oggi l’Authority del Canale di Suez ha annunciato la fine delle operazioni di dragaggio e l’inizio delle manovre di rimorchio. Adesso entreranno in gioco almeno nove giganteschi rimorchiatori. Non si preannuncia un lavoro facile.

«Processo tecnico e complesso»

«L’ammiraglio Rabie ha spiegato che le manovre di traino richiedono la disponibilità di diversi fattori ausiliari, i più importanti dei quali sono la direzione del vento, l’alta marea e quella bassa – si legge in una nota pubblicata dall’ente che gestisce il canale -. Un processo tecnico complesso che ha le prime stime, procedure e molteplici tentativi». Ci vorranno dunque diversi tentativi, resi complicati anche dalle dimensioni del porta-container, lungo 400 metri, largo quasi 60 e pesante circa 200 mila tonnellate.

I soccorritori hanno provato una serie di rimedi: tirando su la nave con i rimorchiatori, dragando sotto lo scafo e utilizzando un caricatore frontale per scavare l’argine orientale, dove è bloccata la prua. La nave tuttavia non avrebbe imbarcato acqua e sarebbe pienamente funzionante, quindi una volta disincagliata dovrebbe essere in grado di ripartire. Come scrive la Bbc, Higaki ha fatto sapere che 10 rimorchiatori sono stati inviati sul posto per dragare gli argini e il fondo del canale. Anche gli Stati uniti si sono fatti avanti, mettendo a disposizione un team di esperti della Marina.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti