«L’omogenitorialità non costituisce elemento ostativo all’adozione». Con queste parole la Suprema Corte di Cassazione dà il via libera alle adozioni per coppie omosessuali. La sentenza non apre alla maternità surrogata, ma chiude una questione che va avanti dal 2017, anno in cui il sindaco del Comune lombardo di Samarate si oppose alla decisione della Corte di Appello di Milano che approvava l’adozione di un bambino, avvenuta a New York, da parte di una coppia italo-americana. All’epoca la corte milanese aveva dato il via libera per il riconoscimento dell’adozione del bambino da parte dei due padri. Oggi, i giudici della Cassazione ribadiscono che l’adozione si rifà in pieno al principio del «preminente interesse del minore».
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