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Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga è il nuovo presidente. Il ruolo di vice a Michele Emiliano

09 Aprile 2021 - 18:33 Felice Florio
massimiliano fedriga non vaccinati
massimiliano fedriga non vaccinati
La Conferenza si è espressa all'unanimità a favore del governatore leghista del Friuli-Venezia Giulia

Dopo cinque anni di presidenza della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ha lasciato l’incarico. A succedergli, il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. La guida della Conferenza passa da un governatore del Partito democratico a uno della Lega, partito del centrodestra che governa la maggior parte delle regioni italiane. Come vicepresidente, il centrosinistra ha proposto il nome di Michele Emiliano, il quale sostituisce il ligure Giovanni Toti. Fedriga è stato eletto all’unanimità, tramite voto palese: la sua candidatura era stata avanzata ieri, 8 aprile, dal governatore lombardo Attilio Fontana.

«Vorrei ringraziare tutti per la fiducia. Spero di essere all’altezza di questo ruolo. Ho chiesto a Bonaccini, anche informalmente, di darmi una mano in questo passaggio. Vorrei proseguire con lo spirito che ha contraddistinto Bonaccini e Toti, quello di difendere le Regioni e il buon governo del Paese. C’è la necessità di avere un colloquio costruttivo, ma fermo, con il governo. Non è un ringraziamento formale, lo dico con la massima sincerità, grazie Bonaccini e Toti per il vostro lavoro. Siamo riusciti a ottenere come Conferenza risultati importantissimi. Chiederò ogni giorno l’aiuto, indispensabile, a tutti voi. Spero di farcela in questo ruolo difficile che Bonaccini ha portato avanti con apprezzamento di tutti, senza guardare al colore politico».

La vicepresidenza a Emiliano

«Emiliano trattino romagnolo», ha detto, scherzando, Bonaccini. Il suo voto, insieme a quello degli altri presenti, è andato a favore di Emiliano: anche per il presidente della Regione Puglia c’è stata l’unanimità. «Effettivamente, siamo diventati amici tra di noi. Abbiamo costruito dei rapporti buoni – tra governatori – se continuiamo con questo spirito, in cui Bonaccini e Toti sono stati bravissimi non faremo cattive figure. Il ruolo di vicepresidente è importantissimo, certo va scelto tra chi ha qualche chilo in più – il riferimento è a se stesso e a Toti -, bisogna guardare con interesse a Christian Solinas per l’incarico», ha ironizzato Emiliano. «Massimiliano, in bocca al lupo, e conta pure su di me».

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