Michel risponde alle critiche sul Sofagate: «Non dormo bene la notte, rivedo quella scena decine di volte»

Il presidente del Consiglio europeo si giustifica affermando che ha avuto «solo qualche secondo per decidere l’atteggiamento da avere»

Non si placano le polemiche per l’atteggiamento tenuto da Charles Michel durante l’incontro tra le istituzioni europee e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. Mentre le autorità di Ankara accusano la delegazione europea di «aver voluto tenere in disparte Ursula von der Leyen», diversi europarlamentari hanno criticato «la misoginia di Erdogan e l’inerzia di Michel». Al presidente del Consiglio europeo sono arrivate, copiose, le richieste di dimissioni. Prima con un post su Facebook e poi in un’intervista rilasciata a un pool di giornalisti – in l’Italia è stata pubblicata dal Sole 24 Ore -, Michel ha spiegato: «Mi spiace molto per l’accaduto. Ho già espresso il mio rincrescimento alla signora von der Leyen e a tutte le donne. Vi assicuro che da allora non dormo bene la notte e che nella mia testa ho riavvolto il film dell’episodio decine di volte. Assumo la mia parte di responsabilità».


Il presidente del Consiglio europeo ha aggiunto che «la vicenda ha contribuito ad occultare la sostanza dell’incontro con il presidente Erdogan e, in questo frangente, la nostra capacità di mostrarci uniti». Quando i giornalisti hanno insistito sul suo comportamento nei confronti di von der Leyen, alla quale avrebbe potuto cedere la poltrona o, al più, sedersi al suo fianco sul divano, Michel ha replicato: «ho avuto qualche secondo per decidere l’atteggiamento da avere. Sul momento, la mia impressione è stata che una eventuale reazione avrebbe messo in dubbio il lungo lavoro diplomatico che aveva preparato la nostra visita».


«Inoltre – ha chiarito -, non volevo avere nei confronti della signora von der Leyen alcun atteggiamento paternalista. Detto ciò, rispetto le opinioni contrarie e capisco le critiche che mi sono state rivolte». Michel ha concluso parlando del rischio di scatenare un incidente, oltre che protocollare, di natura politica: «Nei mesi scorsi le tensioni nel Mediterraneo ci avevano realmente preoccupato. Temevamo di essere vicini a un incidente grave. L’obiettivo della visita è stato di riaprire un dialogo positivo con la Turchia. Spero che a un certo punto torneremo alla sostanza dell’incontro: lo Stato di diritto, la modernizzazione dell’unione doganale, la cooperazione economica, la stabilità regionale».

Il sofagate

Nel corso della visita ad Ankara dei presidenti della Commissione europea e del Consiglio europeo, martedì 6 aprile, è stato commesso un vero e proprio sgarbo diplomatico nei confronti di von der Leyen. Nelle immagini che hanno fatto il giro del mondo, si vede il presidente turco Erdogan offrire un posto a sedere, al suo fianco, a Michel. Nel frattempo, con visibile imbarazzo, von der Leyen resta in piedi finché due assistenti non la fanno accomodare su un sofà, in disparte rispetto ai due uomini.

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