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Vaccini Pfizer contraffatti in Polonia e Messico, nelle fiale da 1.000 dollari l’una c’era un siero antirughe

22 Aprile 2021 - 12:29 Giada Giorgi
L'azienda americana produttrice del vaccino anti Covid ha analizzato le fiale sequestrate dalle autorità dei due Paesi. Dosi vendute a 1.000 dollari l'una

Un trattamento antirughe nella fiala del vaccino anti Covid. Lo sconvolgente risultato delle indagini svolte in Polonia e in Messico sulla contraffazione del vaccino Pfizer lancia l’allarme sulle azioni criminali dietro l’emergenza della pandemia. Sul Wall street Journal è la stessa azienda farmaceutica a confermare il fenomeno: dopo aver analizzato le fiale con il marchio Pfizer sequestrate dalle autorità dei due Paesi ha dichiarato la completa falsità dei prodotti. Le dosi recuperate in Messico presentavano anche un’etichettatura fraudolenta, mentre la sostanza all’interno delle fiale della Polonia «è con tutta probabilità un trattamento antirughe».

1.000 dollari a dose

Nella clinica messicana oggetto di indagine circa 80 persone hanno ricevuto un falso vaccino al prezzo di 1.000 dollari ogni dose e al momento sembrano non aver subito alcun danno di salute. Le fiale, trovate in dei refrigeratori di birra in stile spiaggia, avevano numeri di lotto diversi da quelli inviati allo Stato e una data di scadenza errata, così come dichiarato dal dottor Manuel de la O Cavazos, segretario alla salute dello stato di Nuevo León. Oltre allo studio di Pfizer, il Messico sarebbe impegnato in queste ore con un una spedizione di circa 6.000 dosi di presunto vaccino Sputnik dalla Russia. Il sequestro sarebbe avvenuto da un aereo provato diretto in Honduras. Il Russia Direct Investment Fund, che guida gli sforzi per commercializzare il vaccino a livello internazionale, ha affermato in modo preliminare che dalle analisi delle fotografie del lotto sequestrato «potrebbe trattarsi di un falso».

Mentre sul fronte della Polonia le autorità dichiarano che il sequestro delle fiale, avvenuto nell’appartamento di un uomo, è arrivato in tempo sulle somministrazioni. Al momento il vaccino falso non risulterebbe essere stato stato inoculato su nessuno. «Tutti ne hanno bisogno sul pianeta. Molti sono disperati», ha affermato Lev Kubiak, responsabile mondiale della sicurezza di Pfizer, parlando del problema della scarsità di vaccini come un’ottima occasione per azioni illegali. «Abbiamo un’offerta molto limitata, un’offerta che aumenterà man mano che aumenteremo e altre aziende entreranno nello spazio dei vaccini. Nel frattempo, c’è un’opportunità perfetta per i criminali».

La rete di contraffazione

Paesi come Stati Uniti e Messico hanno sequestrato finora dozzine di siti web che affermavano in modo fraudolento di vendere dosi o di avere accordi con produttori di vaccini come Moderna e Pfizer. Funzionari del governo raccontano che i falsi siti, simili a vere e proprie società, sembrerebbero mirare a informazioni personali del consumatore per compiere veri e propri furti d’identità. Ma la rete di vaccini contraffatti non riguarda solo il web. Lo scorso mese la polizia di Cina e Sud Africa ha sequestrato migliaia di dosi di vaccini Covid-19 falsi trovati in magazzini e stabilimenti di produzione con l’arresto di decine di persone.  

Un giro da 200 miliardi

«Ogni volta che si nota questa discrepanza tra domanda e offerta in determinate aree, ci sono persone disposte a colmare tale differenza con le contraffazioni”, ha affermato Tony Pelli, consulente del Gruppo BSI che si concentra sulla sicurezza della droga. «Per i nuovi farmaci, di solito è solo una questione di tempo prima di vedere persone che cercano di contraffarli». Si tratta di un mercato altamente redditizio che nell’ultimo decennio è cresciuto a tal punto da garantire un guadagno di oltre 200 miliardi di dollari all’anno. Ora la pandemia sembra aver rafforzato enormemente la rete. «Non abbiamo mai visto così tante frodi e disinformazione», ha detto Steve Francis, direttore del Centro IPR, che ha aperto più di 35 casi relativi alle truffe del vaccino Covid-19. Secondo quanto spiegato da Tony Pelli del British Standards Institution, «distribuire falsi è anche più facile che rubare e vendere iniezioni legittime». La causa starebbe nelle rigide misure di sicurezza adottate dai paesi e dai produttori dei farmaci. «Con le contraffazioni, puoi semplicemente presentarti e dire: “Ecco i vaccini Covid, ne abbiamo alcuni, non chiedere come”, e iniziare a distribuirli».

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