Covid, Zaia: «Con le riaperture si rischia il ritorno nell’abisso».In Veneto 788 nuovi casi e 9 morti nelle ultime 24 ore

Il governatore veneto: «Da domani si passa da un periodo di responsabilità collettiva, con regole imposte dall’alto, a una responsabilità soggettiva»

I dati relativi all’andamento della pandemia da Coronavirus in Veneto continuano a migliorare. E da domani la regione passerà in zona gialla rafforzata. Stando all’ultima rilevazione diffusa, nelle ultime 24 ore si sono registrati +788 nuovi casi di positività al virus (ieri 976) e 9 decessi (ieri 23). Sale così a quota 407.830 il numero dei casi registrati nella Regione sin da inizio emergenza, mentre il numero complessivo delle vittime Covid si attesta a quota 11.235. I dati migliorano anche sul fronte ospedaliero, dove sono ricoverate per Covid complessivamente 1.559 persone, di cui 1.345 in area non critica (-5, ieri erano 1.350), e 214 in terapia intensiva (-3 rispetto a ieri, quando erano 217). Sono invece 23.312 le persone positive in isolamento domiciliare, in aumento di +93 unità rispetto a ieri, quando erano 23.219.


Zaia sulle riaperture: «Appello alla coscienza»

Ed è proprio alla luce di questi dati e delle riaperture che il governatore Luca Zaia, in una lettera aperta, ha richiamato tutti «a fare la propria parte con un forte appello alla propria coscienza»: «da domani si passa da un periodo di responsabilità collettiva con regole imposte dall’alto, a una responsabilità soggettiva». Dopo aver ricordato le buone pratiche da adottare per il contenimento del virus, Zaia ha sottolineato che «sono soltanto due gli scenari che abbiamo di fronte: il primo è di accompagnare la società fino alla totale remissione del contagio, grazie al rispetto di poche semplici regole e alle vaccinazioni che porteranno a una graduale immunizzazione di gregge. Il secondo ha i contorni di un ritorno nell’abisso dell’epidemia, nella fase buia della reinfezione. L’attenzione che dobbiamo porre deve quindi continuare a essere massima».


Leggi anche: