Il piano vaccini strappa il traguardo delle 500 mila dosi in un giorno, le prossime tappe: sotto i 60 anni somministrazioni senza prenotazione

A maggio dovrebbero arrivare 17 milioni di dosi e il generale Figliuolo prevede di «superare il concetto di classe di età» verso la fine di maggio. Ma solo Lombardia, Piemonte e Veneto viaggiano su ritmi alti

«Quando avremo messo in sicurezza gli over 65, anche solo con una prima dose, a quel punto si può pensare di dare la possibilità alle aziende di vaccinare il proprio personale e superare il concetto di classe di età». È questa l’ipotesi avanzata dal generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, che è stato ospite il 29 aprile della trasmissione televisiva Porta a Porta. Un’ipotesi che potrebbe diventare realtà, ha aggiunto il generale, «verso la fine di maggio», anche tenuto conto del fatto che il prossimo mese dovrebbero arrivare complessivamente 17 milioni di dosi.


«Avremo la possibilità di andare in maniera parallela e multipla», ha detto ancora Figliuolo, «e vaccinare le classi in età lavorativa in modo da ridare sicurezza anche dal punto di vista economico». Inoltre, una volta messi in sicurezza gli over 65, si potrà passare a vaccinare anche il personale del comparto turistico. Fermo restando che già da ora sono in corso interlocuzioni con i presidenti di Regione per le isole minori: «Dove ci sono potenziali problemi di cluster o in quelle dove non ci sono presidi sanitari si può pensare di agire a tappeto», ha precisato il generale.


Per riassumere, le prossime tappe della campagna di vaccinazione sono quattro:

  • Mettere in sicurezza anziani e fragili, con l’obiettivo di arrivare almeno all’80% degli over 65 con la prima dose. Oggi siamo circa al 35%
  • Solo in un secondo momento si potrà passare agli under 65 vulnerabili, circa 14 milioni di persone con gravi patologie
  • Si punta quindi a somministrare vaccini in parallelo anche agli under 65, con un sistema senza prenotazione ma a chiamata, secondo l’anno di nascita
  • Sempre in parallelo dovrebbero partire le vaccinazioni dei dipendenti delle grandi aziende, per far ripartire anche la macchina produttiva

La situazione attuale è che gli over 70 hanno appena ieri superato la soglia del 50% degli immunizzati con la prima dose e che il turno dei 60enni è iniziato solo in alcune Regioni. L’obiettivo di coprire l’80% della categoria con la prima dose sembra quindi ancora lontano. E di questo passo i più giovani – già penalizzati dalla logica del pass vaccinale – rischiano di dover aspettare il prossimo autunno, soprattutto in quelle regioni in cui la campagna procede più lentamente.

In ogni caso, è stato quasi raggiunto l’obiettivo di 500 mila vaccinazioni al giorno entro il 29 aprile, che Figliuolo si era prefissato. Secondo i dati ufficiali del governo, infatti, risulta che ieri sono state somministrate 497.993 dosi, un dato che potrebbe essere aggiornato al rialzo nelle prossime ore, perché è necessario attendere il consolidamento dei dati. Le variabili in gioco sono tante, a partire dai grandi hub vaccinali che restano aperti fino a mezzanotte.

Come sta andando nelle regioni

In fondo alla classifica per dosi somministrate su quelle consegnate ci sono Sardegna, Basilicata, Sicilia e Calabria. Mentre solo Lombardia, Piemonte e Veneto hanno superato il target assegnato, rispettivamente con 111.506 vaccinazioni al giorno rispetto alle 99 mila previste, 46.361 rispetto a 40 mila e 47.341 rispetto a 40 mila. A livello nazionale, l’andamento dell’ultimo giorni racconta che dopo la buona performance del 23 e 24 aprile con 398 mila e 380 mila somministrazioni, il 25 aprile si era scesi a 265 mila, oltre 100 mila in meno delle 380 mila stabilite come target. Poi ci sono stati altri tre giorni a rilento: 340 mila vaccinazioni il 26 aprile (molto al di sotto delle 405 mila previste), 365 mila il 27 aprile (rispetto a un target di 430 mila) e 398 mila il 28 aprile (a fronte di 455 mila). Oggi la buona notizia, ma bisognerà verificare che il trend si confermi la prossima settimana.

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