In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERIElon MuskLunaNasaSpaceXSpazioUSA

Elon Musk, la Nasa sospende il contratto con SpaceX: in ballo quasi 3 miliardi per tornare sulla Luna

01 Maggio 2021 - 13:20 Redazione
La società non riceverà (almeno per ora) i fondi promessi per realizzare il lander che dovrebbe riportare l'essere umano sul nostro satellite entro il 2024

La Nasa ha sospeso l’accordo da 2,9 miliardi di dollari con SpaceX per la realizzazione del lander lunare. Quando era arrivata la notizia del contratto esclusivo, lo scorso 16 aprile, era già chiaro che la concorrenza non avrebbe mollato così facilmente l’osso della Luna al miliardario Elon Musk. Tra i competitor di SpaceX infatti c’è Jeff Bezos, proprietario di Blue Origin, che ha lasciato la guida di Amazon per dedicare più energie proprio alla corsa nello spazio. Bezos ha avanzato proteste formali alla Government Accountability Office (GAO) insieme alla Dynetics, l’altra società in lizza per il contratto. Ora bisognerà attendere della decisione della sezione investigativa del Congresso americano, che dovrà analizzare la questione.

Firmare il ritorno degli Usa sulla Luna dopo il programma Apollo è uno degli investimenti più importanti nell’epoca del rinnovato interesse per lo Spazio. Secondo quanto riportato da The Verge, la Blue Origin di Bezos ha dichiarato che, scegliendo di appaltare la costruzione del lander a una sola agenzia (la SpaceX, appunto), la Nasa ha «cambiato le regole all’ultimo minuto» e ha «messo in pericolo il compimento della missione entro il 2024», la data stabilita fin dall’inizio. L’agenzia spaziale ha ribadito che, al netto dei fondi messi a disposizione dal Congresso americano, sceglierne una sola era la scelta migliore.

Attualmente Musk sta mettendo a punto diversi prototipi di navicella e ha effettuato alcuni lanci dalle sue strutture a Boca Chica, in Texas, a oggi tutti fallimentari. Starship, il lander su cui voleva puntare la Nasa, effettuerà un altro test nei prossimi giorni, dopo che questa settimana la SpaceX ha ricevuto il via libera dalla Federal Aviation Administration. Attualmente il problema principale non sembra essere il lancio, quanto l’atterraggio.

Immagine di copertina: EPA/CHRISTIAN MONTERROSA

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti