Le citazioni “omofobe” di Fedez condivise da Sgarbi e la risposta del cantante: «Ho peccato anche io»

Il contrattacco a Fedez, di recente inquadrato come “portavoce” dei diritti civili, passa attraverso i testi delle sue vecchie canzoni, tra interpretazioni errate e ammissioni di colpa

Il 2 maggio 2021 Vittorio Sgarbi pubblica un tweet che riporta delle citazioni dei testi di Fedez dal presunto tono omofobo per contestare la sua attuale posizione a favore del Disegno di legge Zan e il suo intervento al Concertone. Un intervento che ha generato polemiche sulla Rai a seguito di una telefonata registrata e resa pubblica dal rapper italiano. Il parlamentare, nel condividerle, domanda: «Quello che scrive queste cose è lo stesso “campione” dei diritti civili salito sul palco del concerto del Primo Maggio? Chiedo per un amico».


L’immagine non è opera di Sgarbi, infatti la troviamo pubblicata diverse ore prima di lui su Facebook da altri utenti. Fedez, attraverso le sue story su Instagram, ha risposto con una sorta di tutorial dal titolo «Benvenuti nell’angolo comprensione dei testi di Federico» dove non spiega soltanto uno dei testi contestati, ma ammette di aver fatto degli errori in passato.


“Faccio Brutto”

Partiamo dalla prima citazione, ampiamente spiegata nel video di Fedez su Instagram:

Ho un odio represso verso tutte le persone gay

Si tratta di una frase della canzone intitolata Faccio brutto del 2013, condivisa senza il seguito:

Ho un odio represso verso tutte le persone gay
Ma poi limono con la foto del cantante dei Green Day

Leggendo l’intero testo della canzone si riscontra una critica verso il mondo dei gangsta rapper: «Ho la catenazza d’oro presa nell’uovo di Pasqua». Lo hanno capito da tempo i fan e non solo loro:

Fedez prende in giro l’immaginario culturale dell’hip hop che vorrebbe i rapper come gente per forza drogata criminale e che appunto vorrebbe far “fa brutto” a tutti i costi. Quindi attraversa e sfoglia tutti i vari miti e luoghi comuni del rapper che “vorrebbe far brutto” per prenderli in giro. Il testo è pieno di invenzioni e doppi significato che giocano sull’ambiguità del linguaggio. Non farà brutto Fedez ma sicuramente è brillante.

Significatocanzone.it
Uno dei post Facebook auto-ironici di Fedez per “Faccio Brutto”

Canzone Gay e Ti porto con me

Passiamo alla seconda citazione:

Io lo so che ti piacciono le canzoni Gay, più ti guardi allo specchio, più ti credi una lei

Si tratta di un testo di un singolo del 2006 quando Fedez aveva 17 anni. Il testo contiene molteplici stereotipi, che il cantante non nega e ammette nelle story che in passato “aveva peccato” spiegando il perché:

Ho peccato anche io, da giovane ho detto sicuramente delle cose omofobe. Non c’è mai stata nel quartiere dove sono cresciuto educazione in tal senso. Ma poi ho cercato di migliorarmi, ho sbagliato per cose dettate dall’ignoranza. Ho fatto un testo recentemente che è stato giudicato transfobico e non era voluto. Ho invitato una ragazza trans al mio podcast e ho affrontato il tema e imparato un sacco di cose!

Stereotipi e riferimenti sbagliati come che potremmo trovare anche nella terza citazione del meme condiviso da Sgarbi, quello del singolo Ti porto con me del 2011:

Non fare l’emo fr***o con lo smalto sulle dita

Le feste di Pablo

Ecco quanto riportato nell’ultima citazione:

Pablo sei un pacco, tipo, tipa con la sorpresa

Parliamo di Le feste di Pablo, singolo del 2020 di Fedez insieme a Anna Cacopardo, in arte CARA. All’epoca si era espressa contro il cantante l’ex parlamentare Vladimir Luxuria, con un tweet poi cancellato:

Nel brano di #Fedez e #Cara “Le feste di Pablo” si allude alle #trans “Pablo sei un pacco, tipo tipa con la sorpresa”: è vero, noi trans sappiamo sorprendervi con la nostra umanità per coloro che hanno la sensibilità artistica di raccontarci come fece De André e non di denigrarci

Troviamo un’intervista alla cantante rilasciata a Gingergeneration.it lo scorso 7 aprile 2020, dove leggiamo una sua spiegazione del testo della canzone:

Pablo è la figura a cui tutti sicuramente pensano al primo ascolto. Una figura di certo controversa, ma che non è posta centralmente al significato del brano. È emblematica. Rappresenta il paradosso per eccellenza. Tutta la canzone verte sulla connessione e sui contrasti tra realtà e immaginato e di come l’immaginato possa stravolgere la realtà stessa. Per questo il testo presenta diversi paradossi e il più grande di tutti è proprio Pablo che nella sfera dell’immaginazione può avere un posto e una rilevanza totalmente distorti dal reale.

Non si riscontrano questioni legate all’omofobia, sicuramente è uno stereotipo di cui Fedez non è immune e ammette di fare certi “scivoloni”, come spiegato in una puntata di Muschio selvaggio dove aveva ospitato la transessuale Carly:

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