Milano, dopo 199 giorni riapre la Scala. Liliana Segre: «Ero qui anche nel ’46, quando ha aperto dopo la guerra»

Il teatro milanese ha riaperto la chiusura forzata per la pandemia. In sala 500 persone, un quarto della capienza totale

L’11 maggio del 1946 la guerra era finita da appena un anno. L’Italia non aveva nemmeno scelto se diventare una Repubblica o restare un Monarchia. Eppure la sera di quel giorno il Teatro alla Scala di Milano ospitò il primo concerto dopo la sua ricostruzione. 75 anni dopo, La Scala è diventata protagonista di una nuova apertura. Dopo 199 giorni dall’ultimo spettacolo con il pubblico, il più noto teatro di Milano ha riaperto per un concerto che dovrebbe rappresentare la rinascita di uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Il primo spettacolo della nuova stagione si è tenuto la sera del 10 maggio. In sala solo 500 spettatori, un quarto della capienza massima del Teatro.


Tra le persone sedute sulle poltrone rosse del teatro c’era anche la senatrice Liliana Segre, presente anche quell’11 maggio del 1946: «Io quel giorno c’ero: e anche se oggi siamo ancora tutti mascherati, le riaperture hanno sempre un bellissimo sapore». Oltre a lei anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Beppe Sala, che ha commentato: «Una buona notizia per Milano, ma ora la cosa peggiore sarebbe partire per poi doversi rifermare. Un test virtuoso, importante per un settore colpito dalla crisi. Deve essere un buon esempio magari da esportare anche nel resto della città».


Foto di copertina: ANSA/UFFICIO STAMPA TEATRO ALLA SCALA | La senatrice a vita Liliana Segre e il sovrintendente del teatro alla Scala Dominique Meyer

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