La radicale presa di posizione della deputata statunitense ha scatenato un acceso dibattito, tra critiche, appelli e fake
A margine delle chiamate di ieri, 15 maggio, tra il presidente statunitense Joe Biden e i leader di Israele e Autorità Nazionale Palestinese, la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez è intervenuta sulla escalation con un tweet. «Gli stati di apartheid – ha detto riferendosi a Israele- non sono democrazie». La posizione ha scatenato numerosi commenti a favore e contro la deputata, che già in passato aveva espresso preoccupazione per le condizioni di vita delle popolazioni di Striscia di Gaza e West Bank e che ora torna a parlare a fronte delle oltre 170 vittime registrate in 7 giorni di scontri.
«Ci piacerebbe che ti unissi al nostro appello per boicottare e sanzionare Israele», ha commentato il profilo ufficiale del Bds Movement, il movimento che invita i Paesi a «boicottare, disinvestire e sanzionare» Israele. A sostegno della deputata sono arrivati anche giornalisti come Adam Smith del britannico Independent: «Bombardare i reporter non è democratico», ha scritto, riferendosi alla distruzione di diversi edifici a Gaza che ospitavano redazioni giornalistiche. Ieri l’aviazione israeliana ha distrutto la sete della Associated Press e di Al Jazeera.
La presa di posizione radicale ha però suscitato reazioni avverse tra chi invece sostiene la legittimità delle azioni di Israele. La giornalista del The Jerusalem Post, Emily Schrader, ha postato un video del 2018 nel quale si vede una giornalista domandare a Ocasio-Cortez cosa intenda per «occupazione della Palestina», e dove lei risponde «non sono un’esperta di geopolitica». La clip di pochi secondi è stata però montata ad arte: nell’intervista completa, la deputata – pur dicendo effettivamente quella frase – dedica molto più tempo alla risposta e all’analisi della questione.
Un fake che non è sfuggito agli altri utenti. Il ricercatore Omar Baddar, ex vice direttore dell’Arab American Institute, ha scritto: «Non ha bisogno di essere un’esperta per sapere che Israele è uno stato che fomenta l’apartheid, allo stesso modo in cui non c’è bisogno di essere un avvocato per sapere che uccidere sia illegale o un dottore per sapere che il cancro è una brutta cosa. E di certo -ha aggiunto – non serve essere un meccanico per capire che questa macchina non è più utilizzabile».
Il Covid non spaventa i giovani, non frena la voglia di spostarsi, di divertirsi, di ballare o trascorrere qualche giorno in totale spensieratezza con gli amici o il partner fuori di casa. In Italia e all’estero. «I miei viaggi sono già sold out fino a ottobre», ci racconta Fabio Liggeri, giovane travel blogger che sta organizzando persino degli itinerari Covid-free. «Il 25 maggio, in Islanda, sperimenterò il mio primo viaggio con persone tutte vaccinate o guarite dal Covid. Avremo ragazzi di 24 e 25 anni ma anche una 22enne che ha superato la malattia. Ci saranno persino medici e infermieri, tutti vaccinati perché in Islanda, ad esempio, si entra soltanto se vaccinati o guariti o se ci si sottopone alla quarantena all’arrivo», ci racconta. E Liggeri, proprio per questo motivo, anticiperà il gruppo, partendo già domani per l’Islanda così da restare «chiuso in hotel a spese del governo» per ben 6 giorni. Verrà “liberato” solo dopo un tampone molecolare negativo. Ma dove andranno i giovani italiani nei prossimi mesi?
Le mete più ambite
Le mete più cercate per l’estate 2021, con date di check-in da luglio ad agosto, sono Sicilia, Puglia, Sardegna, Toscana e Marche. Le più ambite restano Senigallia nelle Marche, Cefalù e Giardini Naxos in Sicilia, Olbia in Sardegna. A confermarlo ad Open è Booking, uno dei portali più usati dai ragazzi per la ricerca di un alloggio senza spendere troppo e senza passare da agenzie o tour operator che poco piacciono ai giovani (prettamente per motivi economici). «I nostri viaggiatori, che amano lo zaino in spalla, ci chiedono di andare prima di tutto alle Canarie, infatti siamo passati da un solo itinerario a ben sette proprio alle Canarie. Da Furteventura all’isola di Tenerife. Ma ci sono anche le destinazioni italiane come la Sicilia e la Sardegna oltre a quelle europee come le isole greche, da Corfù a Rodi fino a Zante senza dimenticare l’Islanda che è un punto di riferimento per chi ama la natura e l’avventura». A parlare a Open è Erika De Santi, co-founder di WeRoad, community di viaggiatori che organizza itinerario soprattutto per giovani (dai 25 anni in su).
Viaggi da single e in barca
«Ci richiedono moltissimo i viaggi in barca – che hanno costi tra i 900 e i 1.000 euro a settimana, anche a Corfù, compreso lo skipper – specialmente nelle isole greche. È un’onda che cresce giorno dopo giorno, vogliono trattarsi bene e sono disposti a spendere di più dopo un anno e mezzo di astinenza. Vogliono conoscere persone nuove, ecco perché i nostri viaggiatori al 90 per cento viaggiano da soli. Insomma, siamo uno strumento di “riconnessone sociale” dopo mesi di chiusura in casa, dietro uno schermo a fare home working» continua la De Santi. Problemi economici o richieste di sconti? Neanche a parlarne, c’è voglia di divertirsi, di voltare pagina. Di lasciarsi alle spalle un anno difficile, fatto di sacrifici e paure.
Disposti a pagare di più per alloggi green
Secondo Airbnb le mete più gettonate (e quindi ricercate per prenotazioni che vanno dall’1 giugno fino al 31 agosto) sono Villasimius in Sardegna, Gallipoli in Puglia, San Vito Lo Capo in Sicilia e Riccione in Emilia-Romagna. Tra le destinazioni che sono cresciute di più ci sono, oltre ad alcune località in Sardegna, anche Montepulciano e Pienza in Toscana e l’immancabile Santa Cruz de Tenerife alle Canarie. Chi si è affrettato a bloccare date e gli alloggi nei primi mesi del 2021 ha in genere un’età tra i 25 e i 34 anni. Molti di loro, soprattutto i più giovani, dai 18 ai 24 anni, pagherebbero anche il 10 per cento in più per una sistemazione green, che insomma rispetti l’ambiente.
9 milioni di italiani sono pronti a partire
Intanto dal ministero del Turismo ci fanno sapere che le prenotazioni sono «in forte aumento sia dall’Italia che dall’estero». La ricerca sull’Italia è «raddoppiata sia per i voli che per le location». Molti italiani resteranno in Italia anche perché «scoraggiati dal coprifuoco e dalla quarantena» ancora in vigore in alcuni Paesi. L’Italia, invece, dal 16 maggio abolirà la quarantena per i turisti europei che vogliono visitare i nostri territori e probabilmente cambierà le regole del coprifuoco (anche perché, come documentato da Open a Milano, si tratta di una misura mal sopportata e poco rispettata dai più giovani). «Non possiamo mandare i turisti a letto col Carosello», ironizzano dal ministero del Turismo. È verosimile, quindi, che già lunedì, 17 maggio, si decida di spostare il coprifuoco alle 23.
Coprifuoco alle 22? Non proprio. A Milano si continua a fare serata. E nessuno passa a controllare – Video di Fabio Giuffrida e Felice Florio
Insomma, quella che ci aspetta sarà un’estate di divertimento made in Italy, nel rispetto delle regole anti-Covid, come conferma un sondaggio di Swg-Confturismo Confcommercio, secondo cui l’80 per cento dei connazionali resterà in Italia. Nove milioni sono gli italiani pronti a partire, 16 milioni quelli che mancano all’appello rispetto ai tempi pre-Coronavirus. «La gente sta impazzendo. Tutti vogliono tornare a viaggiare. L’Italia la farà da padrona ma non saranno da meno le mete europee», precisa il noto travel blogger Liggeri secondo cui il settore dei viaggi è stato uno di quelli che «ha sofferto di più» con «aiuti ridicoli» non potendo nemmeno trovare alternative, «come l’asporto nel caso dei ristoranti chiusi al pubblico».
Il green pass
Intanto il green pass italiano – in attesa di quello europeo previsto per metà giugno – consente a tutti, a partire dal 15 maggio, di muoversi liberamente all’interno del territorio nazionale, anche nelle zone rosse o arancioni, presentando un tampone effettuato nelle ultime 48 ore o documentando di essere guariti dal Covid o di essere stati vaccinati. Nelle zone gialle, invece, è un liberi tutti. Non serve e non servirà presentare nulla. In concreto, alla luce dell’ultimo monitoraggio, il green pass servirà solo per andare in Valle d’Aosta, unica regione italiana rimasta in fascia arancione. Tutte le altre da lunedì 17 maggio saranno gialle. Viene meno, almeno per il momento visto il repentino cambio di colori, il problema dei giovani impossibilitati a pagarsi un tampone di tasca propria per potersi spostare. Come documentato da Open, per ogni evenienza ci si può sempre rivolgere alla Croce Rossa che effettua test rapidi gratuiti a Milano e Roma e d’ora in poi anche nelle stazioni di Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Palermo, Reggio Calabria, Torino e Venezia.
Partire sì, ma a che prezzo? Il disagio dei giovani: «Costa più il tampone del treno». Ecco le alternative low cost | Video di Fabio Giuffrida
I costi dei voli
Una delle mete preferite dai giovanissimi è senza dubbio Malta, l’isola della “perdizione” grazie a bar, discoteche e night. Un territorio che può contare anche su prezzi di alberghi e voli assai competitivi. Da Roma a Malta, con Ryanair, ad esempio, si spendono 87 euro, da Catania 81. «Per favore, assicurati di aver controllato con le autorità competenti di essere in possesso della corretta documentazione di viaggio e di salute. Se sprovvisti di tali documenti sarete reimpatriati (rimpatriati, ndr)immedatamente (immediatamente, ndr) a vostre spese», si legge sul sito di AirMalta, la compagnia aerea di bandiera di Malta.
Va peggio con Tenerife dove un biglietto da Milano costa 355 euro, a Corfù 201. Con Wizzair, invece, andare a Mikonos da Roma costa 281, a Casablanca, in Marocco, 261. Il periodo considerato va dal 7 al 14 agosto tranne nel caso di Casablanca dal 9 al 16.
Foto in copertina: VIDAR NORDLI-MATHISEN/UNSPLASH | Andare in vacanza nel 2021