Roberto Angelini lascia Propaganda Live: «Ripongo la chitarra nella custodia, mi prendo una pausa»

Il musicista dopo il caso della lavoratrice assunta in nero: «Chiedo scusa. Ho sbagliato e mi dispiace»

Il musicista Roberto Angelini, famoso per la sua partecipazione come chitarrista a Propaganda Live e – in precedenza – per la hit dei primi Anni 2000 Gattomatto, ha annunciato che lascerà il programma di La7 per un po’. In un messaggio su Facebook ha fatto sapere che «riporrà la chitarra nella custodia» e che si «prenderà una pausa». Il passo indietro dal programma – impegnato spesso in reportage in difesa dei diritti civili e sul lavoro – è arrivato dopo il caso scoppiato nei giorni scorsi relativo a una dipendente del suo ristorante, presa in nero, che gli era valsa una multa di migliaia di euro. Angelini aveva denunciato il fatto in un altro post, scagliandosi contro la ragazza e definendola «incattivita dalla vita», salvo poi tornare sui suoi passi e scusarsi. «Chiedo scusa – ha ripetuto oggi – Ho sbagliato e mi dispiace».


La ricostruzione della vicenda

Tutto inizia lo scorso 13 maggio. Dopo la denuncia alla Guardia di Finanza da parte di una dipendente di Angelini, il musicista pubblica un selfie con il commento: «Gli occhi lucidi non sono per la multa ma per il tradimento ricevuto da una presunta amica che ha mangiato e dormito a casa mia. Che mi confidò che aveva bisogno di soldi e io pensai bene di aiutarla. Non imparerò mai…». La replica della lavoratrice è affidata al post di una amica: «C’era una volta una mia amica che lavorava come rider per un noto ristorante romano. Il titolare del ristorante le aveva promesso di assumerla tramite regolare contratto, ma alla fine. continuava a tenerla occupata in nero. Una volta la mia amica, durante una sera di zona rossa, mentre era in giro a fare consegne a domicilio oltre l’orario del coprifuoco, venne fermata dalla Guardia di Finanza per i noti controlli sugli spostamenti. Le domande riguardavano i motivi dello spostamento. L’amica in questione rispose che lavorava per un ristorante e che stava rientrando sul posto di lavoro dopo aver effettuato le consegne a domicilio. Poi arrivano le indagini, per appurare che le motivazioni fossero veritiere, e la donna viene contattata dalla Guardia di Finanza». Il botta e risposta solleva un polverone, e Angelini scrive un nuovo post: «A chi mi parla di ‘mai lavoro in nero’ dico che sono d’accordo e ho sbagliato. E infatti pago. Ma sicuramente non è questo il luogo per approfondire. E insomma, tutto si risolverà nei modi e nelle sedi adatte». Ora la decisione di fare un passo indietro e lasciare Propaganda Live.


Immagine di copertina: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

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