Spari in strada vicino a Roma, morti due fratellini di 5 e 10 anni e un anziano: il killer si è ucciso

L’uomo è stato trovato morto nell’abitazione in cui si era barricato. Il sindaco di Ardea: «Pare che tutto sia nato da una futile lite»

Momenti di terrore ad Ardea, vicino a Roma, dove un uomo di 35 anni – Andrea Pignani, con gravi problemi psichici e già noto alle forze dell’ordine – ha sparato in strada colpendo due fratellini di 5 e 10 anni, che stavano giocando davanti casa, e un anziano di 84 anni che passava in quel momento in bici. Tutti e tre sono deceduti. Pignani era un abitante della zona e, dopo essersi barricato in un appartamento per più di 3 ore e a seguito del blitz dei carabinieri, si è tolto la vita. È stato trovato morto in camera da letto. «Gli operatori intervenuti hanno impiegato tutti gli sforzi possibili per salvare le vittime con ripetuti tentativi di rianimazione, ma la situazione è apparsa fin da subito compromessa», ha detto l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. «Pare che tutto sia nato da una futile lite», ha aggiunto invece il sindaco di Ardea Mario Savarese. Gli investigatori, adesso, stanno indagando sul movente della sparatoria.


«Attenzione, tutti chiusi in casa»

Tantissime le chiamate arrivate in quei momenti concitati al 112 che ha subito attivato i soccorsi. «Attenzione. Tutti chiusi in casa c’è una persona che spara nel consorzio», questo uno dei tanti appelli che stanno rimbalzando sui gruppi social di Colle Romito, il consorzio nel comune di Ardea, vicino Roma. «Rimanete a casa! Sembra ci sia una persona armata che gira per Colle Romito», scrive un altro utente. Intanto esplode la rabbia: «Pena di morte», «Fatelo uscire morto», «Spero che utilizzi l’ultimo colpo per lui», si legge sui gruppi di Colle Romito.


FACEBOOK | Uno dei post pubblicati nel gruppo Facebook di Colle Romito

«Famiglia dell’omicida conosciuta per molestie e degrado»

«Quando abbiamo sentito l’esplosione pensavamo fosse un petardo esploso da qualche bambino. Poi ci siamo avvicinati alla zona e abbiamo scoperto che invece erano colpi di pistola», racconta all’Ansa il presidente del consorzio Colle Romito, Romano Catino. «La famiglia dell’omicida – continua – era conosciuta nel quartiere per episodi di molestie e degrado. Più volte sono stati segnalati alle forze dell’ordine. Basti pensare che una persona della nostra vigilanza interna ha il compito di tenere d’occhio quella villetta».

ANSA/CLAUDIO PERI | Carabinieri e personale sanitario sul luogo della sparatoria avvenuta oggi nel consorzio Colle Romito

Secondo il sindaco della cittadina, il padre dei due bambini uccisi sarebbe ai domiciliari nello stesso comprensorio. «A me per un po’ di droga mi tengono ai domiciliari e questo con la pistola nessuno lo controllava, e guardate cosa ha fatto», avrebbe urlato – secondo alcune testimonianze – il padre dei bambini cercando di soccorrerli. Tra l’omicida e le vittime, sempre secondo il primo cittadino, ci sarebbe un rapporto di parentela.

Foto in copertina: ANSA/CLAUDIO PERI

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