Euro 2020, Azzurri sempre più squadra: Pessina decisivo. Verratti delizioso. Chiesa in crescita – Il PagellOpen di Italia-Galles

Con il gol del calciatore dell’Atalanta gli Azzurri si impongono sui Dragoni e volano agli ottavi di finale. Tutti i voti dell’ultimo match

Una vittoria importante con un avversario che si è dimostrato abbordabile, ma non per questo da sottovalutare. Le otto sostituzioni nell’undici titolare degli Azzurri di Roberto Mancini garantiscono solidità e pochi errori, dimostrando che questa selezione è prima di tutto una squadra. L’Italia arriva agli ottavi di Euro 2020 a pieno punteggio, con la porta inviolata e col 30esimo risultato utile consecutivo per la nazionale guidata da Mancini. Il che significa mentalità, altro che biscotto.


Le pagelle degli Azzurri

G. Donnarumma, 6,5 (sost. 89′ S. Sirigu s.v.): Ancora poco impegnato, quando viene chiamato in causa risponde ancora una volta con prontezza su Ramsey, rimanendo in piedi. Viene sostituito quasi allo scadere per Sirigu, che riceve i meritati onori dell’Olimpico per la sua probabile ultima partita in Italia con la maglia della Nazionale.


R. Toloi, 7: Dopo l’assist sul terzo gol contro la Svizzera, il calciatore della Dea dimostra tempi e capacità importanti per controllare il gioco contro il Galles. I suoi spunti sono puntuali, la capacità di proporsi in fase offensiva anche. Non ha l’intensità di un sostituto, il che è sempre un vantaggio nella percorso nel torneo.

L. Bonucci, 5,5 (sost. 46′ F. Acerbi 5.5): Prova qualche apertura nel ruolo che gli è stato assegnato di centrale di impostazione. Prestazione sufficiente per il bianconero. Purtroppo non possiamo dire altro. Esce al termine del primo tempo sostituito da Acerbi. Il laziale gioca una partita buona, anche se manca di precisione sui tempi per fermare Bale.

A. Bastoni, 7-: Uno degli esordienti a questo Europeo. Rimane attento nonostante i dubbi del pre-partita nel vederlo vicino a Bonucci e di avere quindi due centrali che giocano al piede. Precisa la sua partita in fase difensiva, imperioso su Bale, eccetto per una piccola sbavatura nella ripresa dove paga la foga concedendo qualche piazzato di troppo agli avversari. Soppianta Bonucci negli spunti al piede, specie nel primo tempo. Distinto perché è sempre un esordio.

Emerson, 6: A parte qualche arrembaggio in avanti l’italo-brasiliano fa il cosiddetto “compitino”. E va benissimo così.

M. Pessina, 7,5: (sost. 87′ G. Castrovilli s.v.) Uomo-match, sigla la rete della vittoria con un tocco su assist di Verratti e rischia di bissare dopo che Mancini lo preferisce ancora più propositivo in fase di attacco. Scrive – da esordiente – l’ultimo capitolo della sezione “fiabe” della storia azzurra a Euro 2020.

Jorginho, 7 (sost. 65′ B. Cristante 5.5): Un’altra partita nello sporco a pulire i palloni per i propri compagni e a creare possesso. Provvidenziale il suo disimpegno su Ramsey, a dimostrazione della preziosità di questo calciatore sempre più centrale, è il caso di dirlo, nella costruzione e nell’equilibrio della selezione di Mancini. Gli subentra Cristante all’ora di gioco: la sua prestazione è macchiata dalla fuga di Bale, che sfrutta un errore del giallorosso senza andare in gol.

F. Chiesa, 7: Un altro grande atteso. Che comunque non doveva dimostrare niente a nessuno. Ed è forse questa capacità di rimanere sereno a permettergli di seminare il panico nella retrovia gallese correndo a pieni polmoni per nutrire la fase offensiva. Paga qualche tocco in più nei momenti cruciali così come poca lucidità su alcune conclusioni, ma la sua prestazione è importante e rende giustizia alle sue qualità.

M. Verratti, 7,5: Il suo rientro in campo era uno dei momenti più attesi di questa partita. Al prossimo che sentirete screditare questo giocatore potete far vedere la capacità di palla al piede nello stretto e l’assist che manda in rete Pessina. Che sono cose che servono sempre in un Europeo. Bentornato Vellutato.

A. Belotti, 6,5: Sarebbe stato bello avere un suo gol oggi pomeriggio. Belotti è onnipresente lì davanti, i suoi compagni lo sanno, lo cercano. Il centravanti del Toro sa muoversi anche senza la palla e crea spazi. Peccato per la conclusione iniziata di spalle nel secondo tempo.

F. Bernardeschi, 6 – (sost. 75′ G. Raspadori s.v.): A parte il palo e qualche improvvisata dall’esterno, l’ala bianconera è parzialmente sufficiente perché manca incisività. Che è la caratteristica cruciale di un laterale offensivo contemporaneo. Anche nel suo caso, sarebbe bello vederlo fare ancora meglio: come in quel ritorno di Champions League tra Juventus e Atletico Madrid.

R. Mancini, 8: Il voto è alto, ma una partita del genere dal punto di vista tecnico è delicata, specie se al posto dei titolari metti 8 giocatori ex novo. Che giocano tutti insieme e bene. Valutazione influenzata dallo stop di tacco al volo e dal gesto di permettere ai giocatori di incontrare un gruppo di tifosi prima della partita. Mancini sta dimostrando per l’ennesima volta in carriera di essere un grande manager. Sarà interessante vederlo esprimersi anche sulle adesioni, mancate e arrivate, contro il razzismo.

Grafica di copertina: Vincenzo Monaco

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