L’imprenditrice misteriosa dietro le fake news sull’Italygate, l’ultimo retroscena sui finti brogli elettorali contro Trump spinti dall’Italia

Il Washington Post svela gli intrecci di comunicazioni che portarono alla diffusione della teoria cospirativa, secondo cui il risultato delle elezioni americani fu truccato con il supporto di un satellite italiano. Spunta il nome di una donna, che Open aveva già anticipato

Nelle varie denunce di presunti brogli elettorali per giustificare la sconfitta alle elezioni Usa 2020, Donald Trump suffragò l’ipotesi che, tramite l’utilizzo di un satellite italiano, furono manipolate a distanza alcune macchine del voto elettronico, trasformando i voti per il repubblicano in consensi a favore di Joe Biden. È il cosiddetto ItalyGate: lo scorso 6 giugno, il New York Times rivelò che fu lo stesso Tycoon a sollecitare l’Fbi affinché avviasse delle indagini su presunti brogli nel New Mexico e su una serie di teorie cospirative. Il Washington Post, due settimane dopo, svela l’identità della donna che ha contribuito ad accreditare l’ItalyGate e a diffonderlo online. Si tratterebbe di Michele Roosevelt Edwards, titolare di due società della Virginia.


Un nome già anticipato su Open ed emerso nell’analisi del metadati di un file pdf in italiano diffuso dagli avvocati di Nation in Action. La donna aveva anche dichiarato falsamente di essere proprietaria di una residenza da 30 milioni di dollari. Mark Meadows, allora chief of staff della Casa Bianca, su pressioni di Trump, inviò una lettera per mail al procuratore generale Jeffrey Rosen. In quel documento si parlava della teoria secondo cui un contractor della Difesa italiana avrebbe collborato con la Cia per manipolare il voto e cambiare l’esito delle elezioni. Quella lettera, riporta in calce l’intestazione della poco nota azienda areonautica USAerospace Partners, di cui Michele Roosevelt Edwards risulta titolare.


Questo succedeva a dicembre. A gennaio, un’altra società della Virginia – riconducibile alla stessa proprietaria – l’Institute for Good Governance, diffuse una dichiarazione di un avvocato italiano che raccontava l’interferenza italiana nelle elezioni americane. Un fantomatico hacker, secondo l’avvocato, aveva ammesso il suo coinvolgimento nell’ItalyGate. Su tutta la vicenda, pende anche un’inchiesta della procura di Roma. I giudici italiani, sempre al Washington Post, hanno riferito che le indagini per false accuse contro il contractor della Difesa italiana sono a carico di «vari soggetti, sia italiani che non italiani».

Chi è Michele Roosevelt Edwards

Michele Roosevelt Edwards è un ex candidata repubblicana al Congresso degli Stati Uniti. La sua popolarità è esplosa grazie all’attivismo in favore del popolo somalo. Avrebbe avuto un ruolo da negoziatrice con i signori della guerra e i pirati del Paese africano. Cresciuta in un ambiente difficile, ragazza madre, la donna era conosciuta come Michele Ballarin, prima di cambiare nome lo scorso anno e reinventarsi come imprenditrice. In un’intervista con la stampa locale, si è spacciata per proprietaria storica della North Wales Farm, una residenza signorile con 22 stanze da letto a Warrenton, in Viriginia, dal valore stimato in 30 milioni di dollari. In seguito, la dichiarazione si è dimostrata falsa.

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