Egitto, condannate due influencer di TikTok per «tratta di esseri umani e dissolutezza»: pene di 6 e 10 anni di carcere – Il video

Le due giovani sono state condannate anche a pagare 200.000 sterline egiziane di multa, pari a circa 10.735 euro. Nel video, una delle due influencer racconta disperata la sua vicenda e lancia un appello al presidente al Sisi

«Tratta di esseri umani» e «dissolutezza». Con questi capi di accusa il tribunale penale del Cairo ha condannato a sei e dieci anni di carcere due influencer, in seguito alla trasmissione di video pubblicati sui social TikTok e Likee. La giustizia egiziana, hanno raccontato gli avvocati che si occupano del caso, «ha condannato Mawada al-Adham a sei anni di carcere» (appellabili) e Haneen Hossam «a dieci anni (pena definitiva) per tratta di esseri umani, corruzione della vita familiare e istigazione alla dissolutezza». Le due giovani, già condannate lo scorso luglio a due anni di reclusione, erano poi state assolte in appello, a gennaio del 2021. Oltre alla pena detentiva, entrambe le influencer sono state condannate anche a pagare 200.000 sterline egiziane di multa, pari a circa 10.735 euro. Non solo. Nell’inchiesta sono coinvolti anche tre uomini, giudicati colpevoli di complicità con Adham, che a loro volta sono stati condannati alla sua stessa pena (6 anni appellabili).


Secondo la posizione delle autorità egiziane, «nei video pubblicati sugli account TikTok e Likee compaiono due giovani ragazze minorenni», una combinazione che per le autorità costituirebbe la prova della loro colpevolezza. Hossam, in particolare, era stata arrestata ad aprile del 2020, poiché sospettata di induzione alla prostituzione. La giovane aveva pubblicato una clip video in cui annunciava ai suoi follower (circa 1,3 milioni) che le ragazze potevano guadagnare denaro collaborando con lei sui social network. Al-Adham invece era stata arrestata un mese dopo aver pubblicato alcuni video satirici. Nel video che segue, preso dal profilo Instagram di Haneen Hossam e diffuso da Aja_Egypt, la giovane racconta piangendo in preda alla disperazione i dettagli della vicenda che l’hanno portata a vedersi inflitti 10 anni di carcere e lancia un appello al presidente al Sisi, che vediamo taggato nel contenuto.


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