Hong Kong, inizia il primo processo senza giuria: alla sbarra un 24enne accusato di terrorismo per una bandiera sulla moto

L’imputato è Ton Ying-kit a processo per aver ferito tre agenti di polizia nel luglio del 2020. Sulla moto con cui il ragazzo ha investito i poliziotti c’era la bandiera con lo slogan

Tutto legale. Rispettando le norme della nuova legge per la sicurezza nazionale, a Hong Kong si è aperto il primo processo senza una giuria. L’imputato è Ton Ying-kit, un ragazzo di 24 anni che è accusato di terrorismo, incitamento alla secessione e guida pericolosa. Il fatto che gli viene contestato è quello di aver investito degli agenti di polizia con la sua moto nel luglio del 2020. Stando alle ricostruzioni fornite dalla polizia, di questi agenti ne avrebbe feriti tre. L’episodio è avvenuto durante le proteste per chiedere l’indipendenza dell’ex colonia britannica. Sulla moto di Tong infatti c’era una bandiera su cui era scritto: “Liberare Hong Kong, la rivoluzione del nostro tempo”. Questo slogan è riconducibile ai movimenti che negli ultimi anni hanno chiesto più democrazia per questo Paese, un accostamento che sempre in base alla nuova legge può essere considerato come una minaccia per la sicurezza nazionale.


Il nuovo sistema giudiziario a Hong Kong

Fino al 1997 il sistema legislativo di Hong Kong si basava sulla Common Law, quel sistema di norme utilizzato nel mondo anglosassone. Qui la presenza della giuria per decretare l’innocenza o la colpevolezza di un imputato è fondamentale. Da quando Hong Kong ha cominciato il processo di annessione alla Cina, anche il sistema giudiziario è cambiato. Secondo le ultime riforme imposte da Pechino, in alcuni casi gli imputati possono essere giudicati da un tribunale composto da tre magistrati.


Leggi anche: