Coronavirus, a Hong Kong lockdown con imboscata nei quartieri a rischio. Paura per il capitano Tom Moore: il veterano in ospedale positivo alla Covid-19

Fanno discutere i blitz della polizia di Hong Kong che preleva residenti di interi palazzi per due giorni, con l’obbligo di identificazione e test sul Coronavirus. Nel Regno Unito cresce la preoccupazione per le condizioni del veterano centenario che aveva raccolto fondi per il Servizio sanitario nazionale

HONG KONG

EPA/JEROME FAVRE | Un operatore impegnato nella sanificazione di un mercato nel quartiere Giordania di Hong Kong

Test obbligatori a sorpresa in alcuni quartieri di Hong Kong

Dalla scorsa settimana la polizia di Hong Kong ha introdotto una nuova quanto controversa strategia per contenere e tracciare i contagi di Coronavirus. In diversi blocchi residenziali sono scattati dei «lockdown con imboscata», come li definisce il South China Morning Post, che prevedono blitz degli agenti duranti i quali vengono prelevati senza preavviso i residenti di interi palazzi per essere identificati e testati. Le prime due operazioni in due distinti quartieri si sono svolte nel giro di 48 ore. In quello nel quartiere Giordania sono state testate 7 mila persone tra cui sono stati individuati 13 positivi.


Secondo il South China Morinng Post non ci sarebbero indicazioni ufficiali nelle linee guida sui lockdown con imboscata, giustificati finora sulla base delle segnalazioni dei funzionari, che per i quartieri finora interessati dai blitz avevano lanciato l’allarme su epidemie in corso nei primi giorni di gennaio. Situazioni potenzialmente pericolose, sostengono gli esperti consulenti del governo locale, anche per le condizioni a volte fatiscenti dei palazzi.


REGNO UNITO

EPA/NEIL HALL | Il capitano Sir Tom Moore posa in divisa con una copia della sua biografia nella sua casa nel Bedfordshire

Il veterano sir Tom Moore positivo alla Covid-19

Cresce la preoccupazione per le condizioni del capitano Tom Moore, risultato positivo al Coronavirus e ricoverato in ospedale per una polmonite. Il veterano della Seconda guerra mondiale era diventato famoso in tutto il mondo per aver raccolto oltre 30 milioni di sterline per il Sistema sanitario nazionale britannico lo scorso anno percorrendo a piedi 2,5 km con 100 giri nel giardino di casa sua. Un’impresa simbolica che era riuscita a superare ogni aspettativa nella raccolta dei fondi, partita con l’ambizione di pochi spiccioli, che portato a sir Tom Moore non solo una grande popolarità, ma anche il riconoscimento di baronetto da parte della Regina Elisabetta e la carica ad honorem di colonnello dell’esercito britannico.

Ieri, 31 gennaio, sua figlia ha dato la notizia che sta lasciando col fiato sospeso i britannici: «Mio padre è stato ricoverato in ospedale – ha scritto su Twitter – Nelle ultime settimane era curato a casa per polmonite ed era positivo alla Covid-19. È rimasto a casa con noi finché non ha avuto bisogno di aiuto per la respirazione. Ora è ricoverato in reparto ma non in terapia intensiva. Le cure mediche che ha ricevuto finora sono stato notevoli e sappiamo che il meraviglioso staff del Brandford Hospital farà di tutto per consentirgli di tornare a casa il prima possibile. Sappiamo che tutti gli augurano il meglio».

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