La lezione di Raffaella Carrà contro l’omofobia: «L’amore è fondamentale: tutti devono essere liberi» – Il video

«Il cammino verso l’uguaglianza e la parità di diritti non è ancora stato completato. Bisogna combattere ancora molto. Solo così si potrà raggiungere una serenità stupenda», ricordava la regina della tv e della musica italiana

Correva l’anno 2017. Raffaella Carrà, morta oggi all’età di 78 anni, era madrina del World Pride di Madrid e riceveva il World Pride Award per «il coraggio, l’energia e libertà» nella lotta alle discriminazioni di genere e contro l’omofobia. In occasione del ritiro del premio all’ambasciata italiana in Spagna, la regina della televisione italiana espresse gratitudine per il riconoscimento e tenne un breve discorso che sintetizza ancora oggi le ragioni del tanto amore che il pubblico provava per lei e del perché, nel corso degli anni, è divenuta un’icona e un punto di riferimento nel mondo Lgbtq+.


«Ringrazio voi e il World Pride per questo premio. È un onore per me esser qui questa sera, nella festa dell’orgoglio. Spero che questa festa sia memorabile, però mi preme dire alcune cose. Il cammino verso l’uguaglianza e la parità di diritti non è ancora stato completato. Bisogna combattere ancora molto, molto. Non capisco perché molte persone che nascono con preferenze sentimentali e sessuali differenti, per quanto siano rispettose degli altri queste vengono trattate con violenza. Io ripudio e odio la violenza. Sono una donna libera e sono una donna di pace. Spero davvero che questa situazione, che già sta facendo grandi passi in avanti verso il futuro, migliori ulteriormente, così che possa raggiungersi una piena uguaglianza e una serenità stupenda. Detto ciò, vorrei aggiungere un’ultima cosa: l’amore è fondamentale nella vita. La libertà lo è anche, però l’amore è fondamentale nella vita e si deve essere liberi di destinarlo a chi vogliamo, liberamente. Vi ringrazio e vi saluto con un abbraccio grande grande grande».  


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