Sindacati in piazza contro lo sblocco dei licenziamenti, Landini: «Draghi sbaglia, usiamo gli ammortizzatori sociali»

Il segretario della Cgil alla manifestazione di Torino: «Una soluzione alternativa c’è, è una questione di volontà politica»

«Sbloccare i licenziamenti è un errore. Lo dico al premier, al governo, alle forze politiche e a Confindustria»: dal palco della manifestazione di Torino il segretario della Cgil Maurizio Landini va all’attacco di Mario Draghi. «Il messaggio che dobbiamo mandare è che i problemi e le riorganizzazioni necessarie non si devono affrontare con i licenziamenti», aggiunge mentre ha al suo fianco un lavoratore di Embraco. E ancora: «Lancio una sfida al governo, alle imprese e alle associazioni imprenditoriali a prendersi un impegno: nei prossimi mesi, dove ci sono problemi, si usi la cassa integrazione ordinaria e i contratti di solidarietà. Noi siamo pronti domani. Se si vuole evitare di licenziare lo strumento c’è, è una questione di volontà politica».


Landini rivendica con orgoglio il ruolo che il mondo del lavoro è stato capace di svolgere contro la pandemia: «Ci sono stati lavoratrici e lavoratori che ci hanno rimesso anche la vita per garantire i servizi e la democrazia del Paese. Allora tutti riconoscevano che il lavoro era essenziale, tutti si sono ricordati improvvisamente del valore del lavoro, eravamo eroi». E chiede di puntare sul lavoro stabile: «Le riforme e gli investimenti che vanno fatti debbono creare lavoro stabile, basta precarietà e soprattutto è importante che tutte le persone che lavorano abbiano gli stessi diritti e le stesse tutele».


«Per noi – aggiunge – non è più accettabile quello che sta succedendo, cioè una competizione tra le persone che per vivere hanno bisogno di lavorare. Questo dovrebbe preoccupare anche chi fa politica, dovrebbe preoccupare anche il governo, perché c’è bisogno di ricostruire quella fiducia che ancora non c’è. Dall’altra parte – prosegue – credo che questo dovrebbe anche vedere un intervento degli imprenditori perché chi vuole fare, e ce ne sono tanti, seriamente l’imprenditore nel nostro Paese, sa che quelli che non applicano i diritti, non applicano i contratti e che fanno i furbi, stanno facendo una competizione sleale anche nei loro confronti».

Immagine di copertina: Ansa, @cgilnazionale

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