M, F o X, i passaporti americani avranno presto una terza opzione per il genere

«Con questa azione esprimiamo il nostro impegno duraturo nei confronti della comunità LGBTQI+ oggi e in futuro» ha dichiarato il Segretario di Stato Blinken

L’amministrazione Biden continua a schierarsi dalla parte dei diritti Lgbtq+. Secondo la nuova norma annunciata dal governo, presto negli Stati Uniti sarà possibile richiedere un passaporto o un certificato di cittadinanza che permetta di contrassegnare il proprio genere con una X. Sui documenti dei cittadini americani dunque non sarà possibile scrivere soltanto la M di male (maschio) e la F di female (femmina) ma anche la lettera X per tutti coloro che si identificano come binari o intersessuali, o che in generale non si conformano ai ruoli tradizionali di genere. «Il processo è complesso e richiederà tempo per essere completato» ha spiegato il Segretario di Stato Antony J. Blinken ma la comunità Lgbtq+ già festeggia l’importante passo avanti. «Ora che so che sta arrivando, voglio assolutamente aspettare un documento che sia più vicino a quello che sono» ha detto la portavoce di GLAAD, organizzazione americana per la difesa di lesbiche, gay, bisessuali e transgender, Mary Emily O’Hara. Al New York Times ha raccontato di non lasciare gli Stati Uniti da più di tre anni, in attesa di richiedere un passaporto che permetta di contrassegnare il genere con una X. «Avere un passaporto degli Stati Uniti contrassegnato con una M o una F non solo sarebbe sbagliato», ha continuato O’Hara, «ma si potrebbe anche rischiare un’accusa per aver portato documenti falsificati che contraddicono altre forme di identificazione».


Niente più certificazione medica per il cambio di sesso

Gli americani che faranno richiesta del nuovo passaporto o certificato di cittadinanza, inoltre, non dovranno più mostrare la certificazione medica se il loro sesso dichiarato non corrisponde agli altri documenti di identificazione. Fino a mercoledì scorso, 30 giugno, il Dipartimento di Stato prevedeva la richiesta di un certificato medico che attestasse che i richiedenti il ​​passaporto erano passati, o erano in procinto, di cambiare sesso sui documenti consolari ufficiali. Regola ora non più in vigore. «Con questa azione esprimiamo il nostro impegno duraturo nei confronti della comunità LGBTQI+ oggi e in futuro» ha aggiunto il Segretario di Stato Blinken.


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