Malika Chalhy, nessuna indagine per la Mercedes. Sui genitori chiuse la indagini per molestie e violenza privata


Rischiano di andare a processo ora i genitori di Malika Chalhy, che ieri 6 luglio hanno ricevuto dalla procura di Firenze l’avviso di conclusione delle indagini. Il padre e la madre della 22enne di Castelfiorentino sono indagati per molestie, esercizio arbitrario delle proprie ragioni e violenza privata, dopo che la ragazza li aveva denunciati perché non avrebbero accettato di avere una figlia lesbica. Uno scontro famigliare degenerato in offese e minacce, come emergerebbe dai messaggi vocali della madre che la stessa ragazza aveva diffuso dopo essere stata cacciata di casa. Proprio in quell’occasione, i genitori di Malika avevano cambiato la serratura di casa. La 22enne si era quindi rivolta ai carabinieri nel tentativo di recuperare i suoi oggetti personali. Da lì è partita la denuncia e l’apertura del fascicolo di indagine che ora passa sulla scrivania del giudice dell’udienza preliminare di Firenze.
Malika Chalhy, nessuna indagine sulla Mercedes con i soldi della raccolta fondi
La vicenda di Malika era scoppiata lo scorso aprile, quando diventano pubblici i messaggi vocali della madre che urlava alla ragazza che intanto avrebbe cominciato una relazione con un’altra donna: «Mi fai schifo… non mi portare a casa quella, ti taglio la gola…». La storia aveva raccolto l’immediata solidarietà del mondo Lgbtq+ e di tanti che vogliono aiutare la 22enne a rifarsi una vita lontano da casa. Lei stessa aveva lanciato una colletta da cui è riuscita a raccogliere almeno 140mila euro. Passati mesi durante i quali di Malika non si è saputo più nulla, pochi giorni fa è scoppiata una durissima polemica sulla ragazza per i suoi acquisti fatti proprio con i soldi raccolti a scopo benefico. Malika ha ammesso di aver comprato una Mercedes usata e un bulldog francese per circa 2.500 euro, scatenando la rabbia di chi la aveva aiutata economicamente nei momenti più difficili. Il Codacons ha anche annunciato un esposto alle procure di Milano e Firenze, ipotizzando il reato di truffa aggravata. Secondo il Mattino, al momento ambienti giudiziari garantiscono che non sia stato aperta alcuna indagine a carico della ragazza. Gli unici indagati nella controversa vicenda di Malika sono i suoi genitori.
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