Centri vaccinali incendiati e vandalizzati in Francia nelle proteste per il Green Pass obbligatorio

Il primo è stato ricpperto di graffiti e allagato con tubi da giardino. Il secondo è stato dato alle fiamme ed è andato distrutto

Due centri vaccinali sono stati vandalizzati in Francia durante le proteste del weekend contro le nuove misure anti Covid-19 e il Green Pass obbligatorio per bar e ristoranti. Il primo, nella notte tra venerdì e sabato, a Grénoble nel sud-est della Francia, è stato ricoperto di graffiti e allagato con dei tubi da giardino. Il secondo, una clinica a Urrugne vicino a Biarritz, nel sud-ovest, è stato dato alle fiamme e in parte distrutto. Sabato 17 luglio più di 100 mila persone sono scese in piazza in tutta la Francia per protestare contro le regole decise dal presidente Emmanuel Macron per contrastare l’aumento dei contagi di Coronavirus. Tra queste ci sono le vaccinazioni obbligatorie per gli operatori sanitari e Green Pass per accedere alla maggior parte dei luoghi pubblici.


Intanto il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha scritto ai prefetti raccomandando la massima fermezza nell’applicazione delle nuove misure anti Covid-19, chiedendo loro di applicare anche le chiusure amministrative per i locali notturni che non attuino rigorosi controlli del green pass. «Presterete particolare attenzione al rispetto del controllo del pass sanitario da parte dei locali in cui è richiesto, e in particolare dei locali notturni», ha scritto il ministro in una circolare di cui l’Afp è venuta in possesso. «A breve verrà dichiarata la chiusura amministrativa dei locali che non lo richiedano ai propri avventori, o che controllino in modo approssimativo», ha aggiunto. E a Bordeaux 35 persone sono risultate positive al Covid-19 dopo aver partecipato a feste organizzate il 9, 10 e 13 luglio in una discoteca della città, secondo quanto ha riferito l’Agenzia regionale della sanità (ARS) della Nuova Aquitania.


I primi due casi sono stati segnalati all’ARS giovedì, altri 19 sono stati segnalati ieri e 14 oggi. A queste persone e a quelle che hanno avuto contatti con loro è stato chiesto di osservare un rigoroso isolamento rispettivamente di 10 e 7 giorni mentre continua il tracciamento per identificare le catene di trasmissione. L’Ars sostiene di aver “chiesto alle autorità di diffondere un appello per invitare le persone che hanno partecipato a queste serate a sottoporsi al test e a farsi vaccinare, se non lo avessero ancora fatto”. Erano stati gli stessi partecipanti alle serate a denunciare sui social network e in particolare sulla pagina Facebook del locale una certa leggerezza sul controllo della tessera sanitaria. I gestori avevano replicato che a controllare i pass era stata la polizia.

Foto copertina da: Twitter

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