Variante Delta, la Francia non esclude il ritorno del coprifuoco. Oggi dal governo via libera al Green pass obbligatorio

Nel testo che sarà presentato oggi è presente anche l’obbligo vaccinale per il personale sanitario

Dopo l’introduzione del Green Pass anche per ristoranti e bar, la Francia potrebbe presto reintrodurre anche il coprifuoco. «È una possibilità, non è esclusa», ha dichiarato all’emittente Bfmtv-Rmc il sottosegretario francese per gli Affari europei, Clément Beaune. Ieri la Francia ha registrato 12.532 nuovi casi, in aumento rispetto ai 4.256 della domenica precedente. Nel pacchetto delle nuove misure per contenere la crescita dei contagi dovuti alla variante Delta, il governo francese ha istituito a partire da ieri nuove regole per i viaggiatori in entrate proveniente da sei Paesi. Per chi arriva da Regno Unito, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro e Olanda, dovrà presentare un tampone negativo effettuato entro e non oltre le 24 ore precedenti al viaggio.


Mentre sul fronte del Green Pass, oggi il Consiglio dei ministri francese adotterà il progetto di legge annunciato lunedì scorso da Emmanuel Macron e che include, in particolare, l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario e l’estensione del pass sanitario a molte attività sociali come bar e ristoranti oltre che ai trasporti di lunga percorrenza in treno e aereo. Il testo, che verrà presentato entro stasera, passerà poi al vaglio del Parlamento per un esame che potrebbe giungere a conclusione già venerdì. Ieri, il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha però provato a rassicurare i commercianti sulla nuova certificazione richiesta per entrare anche nei centri commerciali. «I dirigenti d’azienda hanno delle preoccupazioni, voglio rassicurarli: mostreremo comprensione. Proponiamo quindi che siano interessati solo i centri commerciali più grandi, con una superficie superiore ai 20.000 metri quadrati», ha dichiarato il ministro. Le Maire, rispondendo ai dubbi degli esercenti sulle modalità di controllo dei consumatori all’ingresso dei centri commerciali, ha spiegato: «La tessera sanitaria non deve incidere sul fatturato dei settori interessati, che continuiamo a sostenere anche per tutta l’estate grazie al fondo di solidarietà. Presentando un codice QR, bastano pochi secondi e questo preserva dal rischio di contaminazione».


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