Salvini canta «Romagna mia» alla Festa della Lega e si rassegna: al voto nel 2023 – Il video

Il Capitano sul palco di Milano Marittima dà la colpa ai 5 Stelle: «Voterebbero anche il governo Topolino». A febbraio aveva detto che l’esecutivo Draghi sarebbe durato pochi mesi

Come da tradizione Matteo Salvini chiude la Festa della Lega a Milano Marittima cantando Romagna Mia sul palco insieme ad Annalisa Minetti. Ma prima, intervistato da Bruno Vespa, si dice «rassegnato» a votare nel 2023 dando la colpa ai grillini: «Sì, perché la metà dei parlamentari 5 stelle voterebbero anche il governo Topolino per non andare a casa. È difficile pensare a un Parlamento che si autoelimina, può essere che si arrivi al 2023». All’epoca della nascita del governo Draghi il Capitano aveva dato l’ok alla partecipazione del Carroccio all’esecutivo a patto che durasse pochi mesi: «Al massimo fino a giugno, poi elezioni». E aveva anche auspicato che un altro parlamento eleggesse il nuovo presidente della Repubblica. Durante l’intervista con Vespa Salvini ha anche sostenuto che la Lega sia un argine democratico nell’esecutivo: «Governare con Pd e 5S non è una passeggiata di salute, ma guardiamo ai fatti, ora faremo le riforme. Poi la Lega al governo è un argine democratico, assicura che le tasse non aumentano. Senza di noi passavano lo Ius soli, il Ddl Zan, la patrimoniale. Senza la Lega al governo Fi sarebbe sola su giustizia e aumenti tasse». Poi ha parlato ancora degli “alleati” grillini: sulla riforma della giustizia «i 5 stelle hanno minacciato cinque volte di far cadere il governo. Che poi se uscissero dal governo non penso che per l’Italia sarebbe un dramma ma tranquilli che non lo fanno per la poltrona». Prima ancora aveva ironizzato sui problemi tecnici dell’amplificazione della serata: «Questo microfono non funziona? È dei cinque Stelle, prende il reddito di cittadinanza».


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