Vaccini, da oggi il via senza prenotazione per la fascia 12-19 anni: ecco le regioni che hanno aderito al «Piano giovani»

Per i minorenni sarà fondamentale la presenza di entrambi i genitori e in alternativa di una delega firmata. In Lombardia e Sardegna no allo stop delle prenotazioni, sì a corsie preferenziali

Il “Piano giovani” annunciato dal generale Figliuolo per il post ferragosto è ufficialmente iniziato. Il primo passo previsto per oggi 16 agosto è quello di vaccinare senza alcuna prenotazione tutti i giovani dai 12 ai 19 anni. La lettera inviata dal generale alle regioni circa una settimana fa aveva invitato le singole amministrazioni ad aderire alla direttiva pensata dal governo per tutto il territorio nazionale: «Predisporre corsie preferenziali per l’ammissione dei giovani cittadini alle somministrazioni del vaccino anti Covid-19 senza preventiva prenotazione». L’obiettivo da tenere a mente è quello del 60% di giovani da vaccinare prima del rientro a scuola di metà settembre: una sfida che tradotta in numeri punta a raggiungere l’1,4 milioni di ragazzi e ragazze non ancora immunizzati. Il via libera previsto oggi chiama quindi a rapporto i singoli territori, che come spesso accade per le direttive da convertire su piano regionale, stanno rispondendo al piano di Figliuolo con tempi e modalità differenti.


Le regioni che hanno cominciato subito

Puglia: senza prenotazioni e con corsie preferenziali

Con più di 160 mila giovani ancora non immunizzati conto Covid-19 la Puglia ha deciso di seguire nell’immediato la direttiva del commissario per l’emergenza. Da oggi, 16 agosto, sarà possibile per i giovani dai 12 ai 19 anni vaccinarsi senza prenotazione, seguendo le corsie preferenziali che lo stesso Figliuolo aveva suggerito nella lettera inviata giorni fa. Pfizer e Moderna sono gli unici due vaccini che le Asl saranno autorizzate a somministrare. Secondo il regolamento i minorenni dovranno presentarsi negli hub accompagnati da entrambi i genitori. In caso di assenza di uno dei due sarà necessario consegnare una delega con documento di identità del genitore assente. Se l’accompagnatore è un altro parente, servirà la delega di entrambi i genitori.


Veneto: piano esteso fino ai 25 anni

In Veneto invece la campagna per i giovanissimi è iniziata in anticipo già dal 13 di agosto. La Regione di Luca Zaia ha incluso anche i giovani fino ai 25 anni, pensando oltre agli studenti di medie e superiori, anche a quelli universitari, soggetti da settembre all’obbligo di Green pass. Nella fascia 20-29 anni finora in Veneto si è vaccinato il 64,8% dei ragazzi, mentre per la fascia 12-19 anni la percentuale è del 41,7%. Nel weekend di Ferragosto sono stati 1.832 i ragazzi dai 12 ai 25 anni che si sono presentati ad accesso libero per il vaccino anti Covid, su 13.722 somministrazioni in totale. «Un buon risultato», ha commentato Zaia, «ricordo ai giovani che possono presentarsi in qualunque centro vaccinale in qualunque giorno e avere la vaccinazione».

Lombardia: rimane la prenotazione

La Lombardia è partita con corsie preferenziali dedicate agli over 12 fino ai 19 anni. La prenotazione in questo caso sarà comunque necessaria ma con tempi più brevi rispetto a quelli dei classici appuntamenti. «Abbiamo deciso di mantenere le prenotazioni per evitare i possibili assembramenti nei punti vaccinali e inutili perdite di tempo», ha spiegato l’assessore al Welfare Letizia Moratti. Da oggi sul portale della regione è possibile trovare anche un apposito pulsante di prenotazione pensato solo per gli universitari: la vaccinazione è garantita anche ai fuori regione e agli studenti internazionali con codice fiscale ma senza tessera sanitaria. Secondo i dati aggiornati al 16 agosto e diffusi da Moratti, attualmente in Lombardia si contano poco meno di 495.000 adolescenti tra i 12 e i 16 anni, pari al 65% del totale, che hanno aderito alla campagna vaccinale. Di questi, 379.699, circa il 50%, hanno ricevuto almeno la prima dose di vaccino, mentre sono 234.208 i giovani (solo il 30%) che hanno completato il ciclo vaccinale.

Emilia-Romagna: libere prenotazioni per 290mila giovani mancanti

Anche l’Emilia Romagna è tra le regioni che da oggi apre le vaccinazioni libere su tutto il territorio regionale. Da Piacenza a Rimini verrà seguita la direttiva del generale Figliuolo nella speranza di raggiungere i 165.663 over 12 fino ai 19 anni attualmente senza neanche la prima dose, insieme agli altri 130mila giovani dai 20 ai 29 anni ancora non vaccinati.

Piemonte: autocertificazione per tutti i genitori

Il Piemonte poi è partito con una forma mista: una parte di dosi disponibili verrà somministrata senza prenotazione e un’altra con appuntamento regolarmente preso. «Il minore dovrà presentarsi accompagnato da genitore/tutore munito di autocertificazione di responsabilità genitoriale e consenso alla vaccinazione», si legge sul sito della Regione, «l’autocertificazione e il consenso, unitamente alla copia di un documento di identità valido, dovrà essere consegnata per entrambi i genitori, oppure per il tutore, oppure unitamente alla dichiarazione di famiglia monogenitore».

Umbria: solo due giornate per mancanza di dosi

L’annuncio dalla Regione Umbria fatto poche ore fa riguarda un importante cambiamento per la modalità di prenotazione in generale: a partire da oggi 16 agosto il sistema non avrà più bisogno di una preadesione sul sito ma sarà garantito appuntamento diretto per tutte le categorie e fasce d’età. In merito ai giovani, si parte con le vaccinazioni senza prenotazioni dai 12 ai 18 anni che però dovranno fare i conti con le dosi a disposizione. «Sono limitate» spiegano dalla Regione, «per cui non potrà essere garantita la vaccinazione a tutti coloro che si presenteranno spontaneamente». A questo proposito l’assessorato alla Sanità ha pensato a due giornate dedicate alle libere vaccinazioni dei giovani previste per domenica 22 agosto e domenica 29 agosto.

Cosa fanno le regioni più indietro?

Tra le regioni che preoccupano di più in assoluto per troppi positivi e pochi vaccinati c’è la Sicilia. I mille contagi giornalieri più volte registrati dal bollettino regionale degli ultimi giorni sono la conseguenza di una campagna vaccinale che spicca per record negativi. Sui giovani in particolare, nessuna fascia d’età dai 12 ai 39 anni in Sicilia raggiunge il 50% di copertura, con il dato più basso del 24,86% di protetti tra i 12 e i 19 anni, categoria che presto ritornerà a scuola senza obbligo di Green pass. È per questo che l’ultima ordinanza del presidente di Regione Nello Musumeci ha previsto, tra le altre cose, sedi fisse di vaccinazione in tutti i Comuni con meno del 60% di vaccinati. Fino al 24 agosto le dosi saranno somministrate senza prenotazione non solo ai giovani ma a tutte le categorie. Un rimedio che la regione spera possa funzionare, insieme a quella più discussa del censimento di tutti i non vaccinati. Non solo i medici di base, ma per i più giovani, anche i pediatri saranno chiamati a tenere conto dell’elenco di tutti i pazienti ancora non immunizzati fornito dalle Asp (Aziende Sanitarie Provinciali) . L’obiettivo è quello di convincere i soggetti e in caso di minori, anche le famiglie, a scegliere per la protezione vaccinale anti Covid.

Il 16 agosto è data di partenza anche per la Sardegna, tra le regioni insieme a Sicilia e Calabria, al momento più a rischio per il passaggio in zona gialla a causa dell’alto tasso di ricoveri in intensive e aree mediche. Per i giovani dai 12 ai 18 anni nati tra il 2003 e il 2009 saranno aperte le prenotazioni sul sito dedicato con corsie preferenziali allestite negli hub. «Un nuovo passo avanti determinante» ha detto il presidente Christian Solinas, «per riportare alla piena normalità la vita e le attività dei giovani e dei ragazzi, ad iniziare dalla scuola e dall’attività sportiva». In Calabria più della metà dei giovani è senza vaccino: su una platea di 147.409 giovani di età compresa tra i 12 e i 19 anni, infatti, solo 65.856 (pari al 44,68%) ha effettuato almeno la prima dose di vaccino contro il Covid-19. Mentre ha ricevuto la seconda somministrazione solo il 30,52%, ovvero 44.991 giovanissimi. Al momento la struttura sanitaria regionale si sta ancora organizzando per seguire la direttiva nazionale su corsie preferenziali e vaccini senza prenotazione.

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