Coronavirus, la Danimarca dice basta alle restrizioni anti-contagio: «L’epidemia è sotto controllo»

I vaccinati superano quota 71%. Il ministro della Salute: «Dal 10 settembre stop alle regole speciali»

Il 10 settembre i cittadini di Copenhagen si sveglieranno con un pensiero in meno per la testa: nessuna mascherina, nessun obbligo di Green Pass, niente più a che vedere con la maggior parte delle restrizioni che il governo ha introdotto per limitare il contagio da Coronavirus. È il freedom day danese, quello in cui la Covid-19 smetterà di essere considerata «malattia socialmente critica». Comparando l’ordinamento della Danimarca a quello italiano, si potrebbe dire che il non considerare più «socialmente critica» la malattia corrisponderebbe alla fine dello stato di emergenza, poiché fa decadere la base legale delle restrizioni. L’unica eccezione riguarda le regole per viaggiare – che resteranno in vigore fino a ottobre – poiché introdotte con un accordo ad hoc fatto dai partiti danesi.


La scelta di Copenhagen

«L’epidemia è sotto controllo – ha dichiarato Magnus Heunicke, ministro della Salute del Paese scandinavo -, abbiamo livelli di vaccinazione record. Ecco perché possiamo abbandonare le regole speciali che abbiamo dovuto introdurre nella lotte alla Covid-19». Per non creare entusiasmi troppo facili nella popolazione Heunicke ha dovuto aggiungere nel suo discorso che l’epidemia non è finita, che il governo è pronto ad «agire rapidamente se la pandemia minacciasse ancora una volta il funzionamento essenziale della società». Ad ogni modo, sono tutti concordi in Danimarca che il rilassamento delle misure di contenimento del contagio è stato possibile grazie al record di vaccinazioni fatte.


Nonostante la Danimarca abbia una media bisettimanale dei contagi pari a 232 ogni 100mila abitanti – superiore alla media europea di 204, il dato italiano segna 147 -, può permettersi di abrogare le misure restrittive grazie alla percentuale di popolazione vaccinata. Con oltre il 71% dei danesi che hanno ricevuto già la doppia dose, il Paese scandinavo è il terzo d’Europa per numero di persone immunizzate. Ciò ha contribuito a mantenere basso il tasso di saturazione delle terapie intensive nel Paese, nonostante la crescita della curva dei contagi abbia registrato un incremento nel mese di agosto. Considerando anche i cittadini danesi che hanno ricevuto solo una dose, poi, la percentuale di persone che hanno aderito alla campagna vaccinale sale al 75,5%. Numeri decisamente più alti rispetto a quelli italiani. La percentuale di immunizzati nel nostro Paese è pari al 59,7%, mentre ad aver avviato il ciclo vaccinale è stato il 69,8% della popolazione.

Leggi anche: