La resistenza del Panjshir è allo stremo. Massoud: «Non ci arrenderemo»

La situazione nella vall a nord della capitale Kabul sta diventando sempre più complicata. I talebani non danno tregua ai combattenti della resistenza, nell’unica provincia che non è (ancora) nelle loro mani

I talebani si stanno espandendo sempre di più, giorno dopo giorno prendendo il controllo totale dell’Afghanistan. Ora, infatti, si sono spinti verso un’area strategicamente importante della provincia settentrionale del Panjshir (l’unica provincia che non è ancora nelle mani dei talebani). Si tratta dei distretti di Khenj e di Anaba. «Le ultime notizie dicono che anche Khenj, la zona più strategica del Panjshir, e l’area di Anaba vicino al capoluogo provinciale sono state completamente conquistate, manca solo l’edificio principale del distretto di Abshar», ha affermato il portavoce del movimento, Bilal Karimi. Intanto, su Facebook, il leader del Fronte di resistenza nazionale dell’Afghanistan (Nrf), Ahmad Massoud, ha detto: «Non rinunceremo mai a lottare per Dio, libertà e giustizia. La lotta nel Panjshir, fino ad ora è stata forte […] la gente non ha rinunciato alle proprie richieste e lotta per la verità».


«Non rinunceremo mai a lottare per Dio, libertà e giustizia. La lotta in Panjshir e quella delle nostre coraggiose sorelle a Herat è la prova che il popolo non rinuncia a rivendicare i suoi diritti e non teme le minacce. Si perde solo quando ci si stanca di lottare per i propri diritti: ma il nostro popolo non si stancherà mai di voler costruire un Afghanistan prospero libero e indipendente», conclude. Insomma, la situazione è senza dubbio difficile: da una parte ci sono i talebani pronti a conquistare anche l’ultima roccaforte della resistenza, dall’altra ci sono i combattenti della resistenza – guidati dal leader locale Ahmad Massoud – che non ci pensano nemmeno a fare un passo indietro. E che sono disposti a tutti pur di difendere il loro territorio.


Foto in copertina di repertorio: EPA/HEDAYATULLAH AMID

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