Sequestrata la chat No vax «Basta dittatura», dentro minacce a politici e virologi. Bassetti: «Alla fine qualcuno piangerà»

La chat su Telegram è quella che ha reso pubblici, tra le tante cose, anche i recapiti telefonici di noti virologi, compreso il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova

Continuano le minacce da parte dei No vax e No pass nei confronti di Matteo Bassetti: «Stanotte ho ricevuto ancora tre telefonate tra mezzanotte e le 3 del mattino», ha raccontato stamattina, 6 settembre, ad Agorà su Rai3. «Continuano, purtroppo, con minore insistenza negli ultimi giorni anche perché avranno capito buona parte di loro che le Procure stanno lavorando e quando si arriverà alla fine, credo, che qualcuno piangerà», ha poi detto il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. Aggiungendo: «I no vax non insultano me o Burioni, insultano tutti gli italiani che si sono vaccinati. I giovani stanno stando l’esempio ai 50enni con la sindrome di Superman. Sono sempre stato favorevole all’obbligo vaccinale» anti Covid.


Intanto la procura di Torino ha disposto il sequestro della chat Telegram «Basta dittatura». Si tratta di uno dei più folti gruppi che raccoglie comunicazioni e messaggi tra No vax e No Green pass. La chat è quella che ha pubblicato, tra i vari riferimenti, i numeri di telefono di Palazzo Chigi, dall’ufficio per la Comunicazione a quello del programma di governo, ma anche di noti virologi e di politici. Chi gestisce il gruppo è stato informato via mail dai magistrati che ancora attendono una risposta. Motivo per cui nei prossimi giorni potrebbe essere avviata una rogatoria internazionale.


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