Spettacoli in cielo, diserbanti e abusi edilizi. Dove si sta muovendo il mercato dei droni in Italia – Il video

Secondo un report pubblicato da «Business Insider» nel 2018 il mercato dei droni valeva 4,4 miliardi di dollari. Nel 2025 dovrebbe arrivare a 63,6 miliardi di dollari

Un quadrato, una composizione di anelli, una mano che saluta. Qualche giorno fa nella campagna attorno a Perugia, sopra i cieli di Marsciano si è alzato uno stormo di droni. Tutti minuti di luce a led per distinguersi nella notte, tutti coordinati dallo stesso software che permette loro di volare costruendo simmetrie perfette. Lo spettacolo dei droni è andato in scena alla rassegna GeckoFest Evoluzioni ed è stato organizzato da Eagle Pojects, una delle aziende italiane che sono più attive nel settore del droni. Il suo ceo è Gio Rosati ed è lui a raccontare a Open quali sono le frontiere più battute negli ultimi anni in questo mercato. Secondo un report pubblicato da Business Insider, il mercato dei servizi legati ai droni nel 2018 valeva 4,4 miliardi di dollari. Nel 2025 invece dovrebbe arrivare a 63,6 miliardi di dollari. La fetta più importante di questo mercato riguarda i droni professionistici: quelli che sono in grado di percorrere lunghe distanze, di portare degli oggetti o di fotografare il terreno con strumenti necessari per tutta una serie di valutazioni. «Noi siamo partiti nel 2016 con due persone. Oggi – spiega Rosati – abbiamo 500 dipendenti, con un età media di 32 anni».


Dove lavorano i droni

Il mercato principale su cui lavora Eagle Projects è la mappatura dei piccoli comuni: «I nostri lavori, prima, prevedevano la presenza di una squadra di ingegneri sul posto. Oggi mandiamo una squadra con droni e macchine in grado di registrare immagini in movimento. Facciamo risparmiare tempo e ovviamente soldi». I settori in cui queste tecnologie possono essere utili sono diversi, soprattutto quando i dati raccolti dai droni vengono incrociati con quelli di altri archivi: «Lavoriamo molto con le analisi agricole. Facciamo passare i nostri droni su un campo coltivato e siamo in grado di valutare cosa ci si può aspettare dal raccolto. Oltre a questo capiamo anche come coltivarli meglio. Ad esempio valutiamo i luoghi precisi in cui è necessario il diserbante». I droni possono essere usati anche per capire meglio gli abusi edilizi di un comune: «In diverse occasioni abbiamo usato i dati dei droni per incrociare quelli del catasto. Sovrapponiamo le due mappe e riusciamo a capire tutti gli abusi edilizi che ci sono stati nel corso del tempo, che sia una casa intera, una garage o un piccolo capanno». In tutto questo gli spettacoli aerei sono soprattutto una sfida dal punto di vista tecnologico: «Gli eventi come quelli del GeckoFest sono interessanti per capire le potenzialità dei nostri software. In quell’occasione abbiamo coordinato 50 droni che si muovevano insieme. Alla prossima vorremmo riuscire a muoverne 100».


Foto di copertina: Illustrazione creata da vectorjuice – it.freepik.com

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