Coronavirus, nel Barese pronti i droni per scoprire i “furbetti” che escono di casa. Il sindaco: «La situazione è seria. Non scherziamo»

Anche in Cina, nel pieno dell’emergenza, i droni ronzavano sulle teste di chi si aggirava per strada. Ma in quel caso i robot volanti recitavano il vademecum dei comportamenti da osservare

Nel barese si passa all’artiglieria pesante: per scoprire gli assembramenti e denunciare chi non rispetta l’obbligo di restare in casa per l’emergenza Coronavirus, il sindaco di Casamassima (Bari), Giuseppe Nitti, ha annunciato che verranno impiegati dei droni. «Bisogna restare a casa – scrive su Facebook – nonostante messaggi, annunci e posti di blocco qualcuno ha ancora difficoltà a comprendere l’importanza di non uscire».


«Il nostro territorio è vasto e per rendere più efficaci ed istantanei i controlli, ora si alzeranno in volo i droni – ha annunciato il sindaco -. Questi apparecchi messi a disposizione della polizia locale consentiranno la più facile individuazione di assembramenti anche nelle zone periferiche. Stiamo fronteggiando un’emergenza molto seria. Non scherziamo».


L’idea ricorda quella avuta dai cinesi, poco più di un mese fa, quando a Wuhan c’era il focolaio più importante del mondo. Droni che si aggiravano per le città e che si avvicinavano a chiunque vedessero camminare per strada, pronti a recitare la guida anti-virus: «Metti la mascherina, lava le mani quando arrivi a casa. Dov’è la tua maschera? Indossala. Torna a casa e dì a tutti di rimanere al sicuro. Ora il drone ti osserva».

Il parere degli esperti:

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