Le donne afgane con lo scotch nero sulla bocca: la protesta silenziosa per l’istruzione delle ragazze

A scuola possono tornare solo ragazzi e insegnanti maschi, non le ragazze che, dunque, non sono mai tornate tra i banchi

Le donne afgane domenica scorsa sono scese in piazza per una protesta a Kabul e, nonostante il divieto di manifestazioni non autorizzate, hanno fatto sentire la loro voce, indossando anche dello scotch nero sulla bocca per dire a gran voce che ormai in Afghanistan, con l’arrivo dei talebani, è sostanzialmente impossibile reclamare i propri diritti e dunque alzare la voce. Le donne afgane, tutte vestite con un burqa nero, si sono schierate – radunandosi al Gulbahar Shopping Mall nel centro della città tenendo cartelli con slogan a sostegno dell’istruzione delle ragazze e dei diritti delle donne – contro la decisione dei talebani di consentire solo ai ragazzi e agli insegnanti maschi di riprendere le attività educative nel Paese. Gli organizzatori erano Shakiba Tamkin e Joliya Farisi.


Le ragazze afgane che avrebbero dovuto frequentare medie e superiori ma in realtà non sono mai tornate tra i banchi. Lo scorso 9 settembre, tra l’altro, i talebani hanno detto che è necessaria l’approvazione del ministero della Giustizia ad interim per l’organizzazione di una qualsiasi marcia di protesta. Tamkin ha detto all’agenzia Anadolu che alcune donne avrebbero proceduto ad acquisire l’autorizzazione per la marcia di protesta ma non l’avrebbero mai ottenuta. «Questo non è l’Afghanistan di 20 anni fa… le cose sono cambiate», ha detto una ragazza adolescente. «Siamo connessi digitalmente al resto del mondo e siamo consapevoli dei nostri diritti», ha aggiunto.


Foto in copertina: Anadolu Agency

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