Extinction Rebellion occupa le sedi dei giornali milanesi: «Aiutateci a raccontare il cambiamento climatico» – Il video

Nella settimana della Pre Cop26, il movimento ha inscenato una protesta pacifica nelle redazioni, occupate da piccoli gruppi di attivisti. Sono stati anche a «Open». Abbiamo ascoltato ciò che avevano da dirci

Lontani dai contesti ufficiali della Pre Cop26, l’evento preparatorio alla conferenza del clima delle Nazioni unite che si terrà a novembre a Glasgow, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato le sedi di giornali, radio e televisioni milanesi. Il movimento apartitico, che utilizza l’azione non violenta e la disobbedienza civile per sensibilizzare i governi alla lotta al cambiamento climatico, ha presidiato pacificamente le redazioni per circa tre ore. I dimostranti, divisi in piccoli gruppi di massimo cinque persone, sono rimasti seduti a terra reggendo, in silenzio, tre cartelli: «Codice rosso per l’umanità: il clima è già cambiato», «I governi parlano e non decidono» e «Aiutateci a raccontarlo». Nel comunicato stampa condiviso da Extinction Rebellion, si legge:


«I media possono giocare un ruolo centrale in questa crisi, alimentando la creazione di un discorso pubblico che metta al centro la più grande emergenza che l’umanità si sia mai trovata ad affrontare e portando alla luce le responsabilità politiche e le evidenze scientifiche che ne stanno alla base. È necessario che la crisi climatica ed ecologica non venga più raccontata come semplice fatto di cronaca, ma diventi la narrazione del nostro presente».


Anche dentro la sede di Open, intorno alle 10 del 29 settembre, hanno fatto irruzione cinque attivisti, mentre altri due membri del movimento sono rimasti davanti all’ingresso del palazzo in centro a Milano. Di comune accordo, la protesta pacifica è terminata poco dopo le 12. Prima che lasciasse l’edificio, abbiamo intervistato Anna, che nel video in anteprima ci ha spiegato le ragioni della dimostrazione.

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