Via libera al vaccino contro la malaria per proteggere i bambini africani. Il direttore dell’Oms: «Momento storico»

Il farmaco dovrà essere somministrato in quattro dosi nei bambini con più di 5 mesi. «Il tanto atteso vaccino contro la malaria per i bambini è una svolta per la scienza, la salute dei bambini e il controllo della malattia», ha detto Ghebreyesus

Storica decisione dell’Organizzazione mondiale della sanità che ha dato il via libera al vaccino contro la malaria, prodotto dalla multinazionale farmaceutica britannica GlaxoSmithKline. Il farmaco dovrà essere somministrato in quattro dosi nei bambini con più di 5 mesi. La malaria colpisce da tempo soprattutto neonati e bambini. Oggi, la disponibilità di un vaccino, dopo anni e anni di tentativi, è senza dubbio uno dei più grandi successi della medicina. Prima dell’ok dell’Oms sono stati effettuati dei programmi pilota di immunizzazione in Ghana, Kenya e Malawi. Il vaccino a questo punto dovrebbe essere distribuito nell’Africa subsahariana e in altre regioni con trasmissione della malaria da moderata a elevata. Il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, ha parlato di «momento storico». «Il tanto atteso vaccino contro la malaria per i bambini è una svolta per la scienza, la salute dei bambini e il controllo della malaria», ha spiegato. «Potrebbe salvare decine di migliaia di giovani vite ogni anno». Nel mondo ci sono ancora 230 milioni di casi di malaria e 400 mila morti ogni anno. Solo in Africa, a causa della malattia nel 2019 sono morti 260 mila bambini.


I trial del 2015 avevano dimostrato che il vaccino avrebbe potuto prevenire quattro casi su dieci di malaria – tre casi su dieci in forma grave – portando poi a una riduzione di un terzo del numero di bambini bisognosi di trasfusioni di sangue. I risultati dei progetti pilota sono stati discussi oggi, dopo oltre 2,3 milioni di dosi somministrate, da due gruppi di esperti presso l’Oms. Il risultato? Il vaccino è sicuro e porta a una riduzione del 30 per cento della malaria nelle sue forme più gravi. Infine, ha raggiunto più di due terzi dei bambini che non hanno una zanzariera sotto la quale dormire e non c’è stato alcun impatto negativo su tutti gli altri vaccini.


Foto in copertina di repertorio: Ansa/Unicef

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