Incontro Draghi-Salvini, il leader della Lega propone «una pacificazione nazionale» a nome di tutto il centrodestra

Bilaterale di circa un’ora tra il presidente del Consiglio e il segretario del Carroccio. Lo staff leghista chiede di «frenare le campagne di delegittimazione che nelle ultime settimane sono state particolarmente feroci contro il centrodestra, a partire da Lega e Fratelli d’Italia»

«Preoccupato dalla situazione del Paese» dopo le proteste violente dello scorso sabato, Matteo Salvini si era affrettato a chiedere un incontro con Mario Draghi. Il presidente del Consiglio gli ha accordato un appuntamento a Palazzo Chigi, il pomeriggio del 13 ottobre. Al centro dell’incontro, durato circa un’ora, il tema della riforma del fisco e la legge di Bilancio da varare entro fine anno. La Lega, in una nota, ha fatto sapere che i due «hanno parlato di attualità e dei prossimi provvedimenti economici. Tra le altre cose, hanno confermato l’intenzione di non aumentare le tasse. Il leader della Lega – continua il comunicato – ha sottolineato l’esigenza di ritrovare al più presto un clima di unità e concordia nel Paese, a partire dalle forze politiche». Le stesse fonti della Lega, poi, hanno detto ai giornalisti che Salvini «ha formulato al presidente del Consiglio Draghi una proposta di “pacificazione nazionale” a nome di tutto il centrodestra». Tale proposta altro non è che «un invito a tenere i toni bassi», aggiungono dallo staff leghista. Nello specifico, a Draghi viene fatta richiesta di «intervenire per appellarsi alla responsabilità e frenare le campagne di delegittimazione che nelle ultime settimane sono state particolarmente feroci contro il centrodestra, a partire da Lega e Fratelli d’Italia». Intanto, il presidente del Consiglio ha convocato domani – 14 ottobre, alle ore 9.30 – a Palazzo Chigi i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Sul tavolo dovrebbe esserci il provvedimento sulla sicurezza sul lavoro.


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