Trieste, i portuali rinnegano il passo indietro: «Siamo ancora contro il Green pass». Boom dei certificati di malattia – Il video

Le dichiarazioni nascono per rispondere a un video che sta circolando su Telegram in cui Massimiliano Musso del movimento politico Forza del Popolo accusa i portuali di essere tornati operativi

Trieste – In piazza Unità d’Italia, dove è rimasta qualche decina di attivisti, i portuali sono giusto tre o quattro. La loro presenza alle manifestazioni è stata sempre più bassa, soprattutto dopo che il presidio al Molo 7 davanti al porto di Trieste è stato sgomberato e Stefano Puzzer ha dato le sue dimissioni dal Clpt. Eppure la battaglia dei portuali non è finita, si è solo spostata su un altro piano. Anche il porto di Trieste è stato investito dalle astensioni per malattia chieste da chi non ha il Green pass. Una protesta passiva, confermata anche dai numeri. L’Agenzia per il lavoro portuale, contattata da Open, ha spiegato che il numero delle assenze per malattia è arrivato a 47, su un totale di 218 dipendenti. Fra poco dovrebbero partire gli esposti per verificare i certificati. E questa è solo una delle aziende che lavorano nel porto. Il meccanismo dei certificati è già noto. Senza Green pass si viene sospesi dal lavoro, senza stipendio e senza contributi. Con il certificato di malattia invece si può rimandare il problema di qualche giorno, sempre che si riesca a trovare un medico disposto a validarlo.


I problemi non riguardano solo il porto ma anche le aziende che lavorano in questa struttura. Secondo il Piccolo, il giornale locale di Trieste, un altro esempio è quello di Adriafer, una società che gestisce i vagoni che arrivano al porto su rotaie. L’amministrato delegato Maurizio Cociancich ha spiegato: «Abbiamo appena depositato l’esposto. Il tasso anomalo di malattia sta mettendo in difficoltà il porto e, più di tutti, i colleghi che per sopperire alla mancanza di persone stanno facendo i salti mortali e rinunciando al riposo. Sono giorni davvero duri, ma chi c’è si sta impegnando oltre misura». Nei primi giorni del presidio il Comitato dei lavoratori portuali da cui è partita la manifestazione ha spiegato che la percentuale dei non vaccinati tra i suoi iscritti (circa 300) arrivava quasi al 40%.


Il comunicato dei portuali: «Siamo ancora contro il Green pass»

Nelle ultime ore è cominciato a circolare sui canali Telegram dei No Green pass e tra i lavoratori del porto di Trieste un comunicato stampa. Gli autori non sono certi, non è firmato da nessuna sigla sindacale: «I portuali triestini non mollano e se qualcuno pensa che noi abbiamo fatto un passo indietro si sbaglia: noi vogliamo che la protesta sia di tutti i cittadini e lavoratori di ogni categoria e che non sia una protesta dei portuali triestini come, pure, vogliamo che la protesta sia di tutti gli italiani. I portuali triestini sono contro il GREEN PASS e l’obbligo vaccinale. LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI». Proprio in questo comunicato vengono citati i numeri sul calo dei lavoratori dovuto alle assenze per malattia. Le dichiarazioni nascono per rispondere a un video che sta circolando su Telegram in cui Massimiliano Musso (video in alto) del movimento politico Forza del Popolo accusa i portuali di essere tornati al porto: «Purtroppo i portuali sono tornati al lavoro, questa è una bella festa dei portuali, senza i portuali».

TELEGRAM | Il comunicato dei portuali

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