La star cinese del tennis Peng Shuai denuncia: «Un ex vicepremier mi ha violentata». Il #MeeToo è arrivato al Politburo?

Il post sui social, fatto sparire dopo qualche minuto, colpisce i vertici del Partito comunista cinese. È la prima volta che una donna denuncia una violenza sessuale da parte di un membro di altissimo livello del Pcc

Peng Shuai, star del tennis cinese, non è la prima donna ad accusare di violenza sessuale un uomo potente in Cina, ma è l’unica, finora, ad aver denunciato un pezzo grosso del partito comunista: l’ex vicepremier e membro del Politburo Zhang Gaoli, oggi pensionato di 75 anni. L’accusa è arrivata con un post su Weibo, il social network più popolare della Cina, dove Peng racconta di come, dopo quella violenza, sia nata con Zhang una relazione tormentata durata diversi anni. Tuttavia le sue parole hanno avuto vita breve: nel giro di qualche minuto il governo cinese ha fatto oscurare non solo il post incriminato ma anche tutti i riferimenti più recenti alla tennista, lasciando online solo i risultati più datati. Ma gli utenti sono stati più veloci del governo: per quel poco tempo che è rimasto in rete, il post ha registrato più di 100 mila visualizzazioni. Il resto lo hanno fatto screenshot e condivisioni, che ora circolano a migliaia e non solo in Cina. Nel suo post, Peng racconta che la storia sarebbe iniziata intorno al 2007, quando Zhang era il capo del partito a Tianjin, una grande città portuale non lontana da Pechino. All’epoca la ragazza era agli esordi della sua carriera e spesso frequentava il tennis club di Tianjin. Proprio lì ebbe modo di conoscere il politico con il quale intraprese una relazione burrascosa, durata fino al 2013, quando Zhang fu promosso a vice primo ministro ed eletto tra i sette membri del comitato permanente del Politburo.


La violenza

Secondo il racconto di Peng, l’uomo l’ha ricontattata con un invito a giocare un doppio a tennis. In quell’occasione aveva portato con sé anche sua moglie. Ma questo non lo avrebbe fermato dal tornare a molestare la tennista. Quel pomeriggio, racconta, Zhang l’ha violentata. I fatti sarebbero avvenuti nel 2018, quando il dirigente del partito aveva appena lasciato l’incarico per andare in pensione. La relazione tra i due sarebbe ripartita, con la tennista stretta in una morsa di pressioni e minacce.


La carriera nel tennis

Con la sua carriera, Peng, oggi 35enne, è diventata un simbolo dell’emancipazione femminile in Cina. Numero uno nel doppio, in coppia con la taiwanese Hsieh Su-wei, ha vinto 16 tornei, tra cui Wimblendon nel 2013 e Parigi nel 2014. E proprio l’improbabile accoppiata con una giocatrice di Taiwan ha ridato speranza ai suoi tanti tifosi per un futuro di pace tra le due “Cine”. I successi sportivi, rimasti indelebili nel palmares del tennis mondiale, sono stati talmente importanti che Peng è riuscita a sganciarsi dal rigido sistema cinese, riuscendo a ottenere il diritto di tenere per sé gli introiti derivanti dalla pubblicità, che di solito devono essere consegnati al partito. E anche questa volta si è fatta valere. «Io non ho paura, anche se sarò sola – chiude così il post – Un uovo contro la roccia, una falena intorno al fuoco che corteggia l’autodistruzione. Io denuncerò lo stesso».

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