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Chiesta l’archiviazione per la bufala di «Fedez e J-Ax arrestati per cocaina». L’autore: «Disposto a inginocchiarmi sui ceci in pubblica piazza»

08 Novembre 2021 - 13:05 David Puente
Gli avvocati dei due artisti contestano la decisione della sostituta procuratrice: «La disinformazione non può essere considerata lecita». Ermes Maiolica prova a chiedere scusa

Nel febbraio 2017 venne diffusa la bufala che vedeva Fedez e J-Ax arrestati perché la polizia avrebbe trovato 28 grammi di cocaina nella loro auto. Pubblicata sul sito Rollingstone.live, che faceva il verso alla prestigiosa rivista americana, la fake news costrinse entrambi gli artisti a una smentita ufficiale, diffusa attraverso l’agenzia Ansa, e a denunciare per diffamazione il suo autore, il metalmeccanico noto come “Ermes Maiolica”. Una causa per la quale la sostituta procuratrice Isabella Samek Lodovici ha chiesto l’archiviazione, scatenando la reazione dei due querelanti e dei loro avvocati: «La disinformazione non può essere considerata lecita». Toccherà al giudice dell’udienza preliminare decidere se accogliere o meno la richiesta di archiviazione, ben consapevole del fatto che lo stesso autore abbia più volte ammesso le sue colpe scusandosi pubblicamente.

Screenshot dell’articolo bufala pubblicata nel sito che imitava Rolling Stone

La richiesta di archiviazione

La sostituta procuratrice Isabella Samek Lodovici ha chiesto l’archiviazione per chi aveva diffuso la bufala dopo la denuncia per diffamazione sporta da Federico Lucia in arte Fedez in base all’articolo 51 del codice penale. Ovvero quello che impedisce di punire chi esercita un proprio diritto. Perché il reato, scrive la Pm, è «oggettivamente configurabile» ma il comportamento dell’indagato, un cittadino umbro di 38 anni, non è punibile penalmente perché «si colloca nel contesto della disinformazione che spesso caratterizza l’ambito delle notizie dedicate al cosiddetto gossip con la spettacolarizzazione del pettegolezzo».

Anche se tutto ciò può giustificare il diritto al risarcimento del danno in sede civile, dal punto di vista penale per il Pm non bisogna procedere. La storia inventata dal “re della bufala”. Gli avvocati Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci, che assistono Federico Lucia, si sono opposti alla richiesta di archiviazione. Ora sarà il giudice dell’udienza preliminare a decidere.

L’ammissione e le scuse ai rapper

Ermes Maiolica, riprendendo l’articolo di oggi del Corriere della Sera (dove non viene citato), pubblica un post dal suo profilo Facebook ufficiale ammettendo, ancora una volta, le sue colpe e lanciando un appello ai rapper: «Oggi su tutti i giornali, chiedo ancora scusa per l’ennesima volta, però per favore, chiudiamola qui, riconosco i miei errori ma non possiamo continuare all’infinito».

Non è la prima volta. Il 10 febbraio 2017, a distanza di appena due giorni dalla diffusione della bufala, la vera rivista Rolling Stone intervistò Maiolica (in più di un’occasione) descrivendolo come «piuttosto terrorizzato» e concludendo con una richiesta – da parte dell’autore dell’intervista, non solo dall’autore della bufala – di «sistemare la faccenda da gentiluomini».

Ecco il video, inviato in esclusiva per Open, dove Ermes si rivolge a Fedez e J-Ax confermando le sue colpe, riproponendo le sue scuse e rendendosi disponibile a inginocchiarsi sui ceci i piazza a Milano facendosi «umiliare in tutti i modi»:

Il testo e l’origine della bufala

Riportiamo il testo della bufala diffusa da Ermes Maiolica:

Questa sera, verso le 19:40 ha fatto il suo ingresso contromano in via Montenapoleone a Milano una vettura con a bordo i due artisti J-Ax e fedez. Poco distante era presente una pattuglia dei carabinieri di Milano, in città per un servizio di monitoraggio delle strade. Alla vista della gazzella i due artisti sono letteralmente andati nel panico e nel tentativo di cambiare direzione hanno addirittura percorso contromano un tratto della rotonda . Nonostante i militari fossero al momento impegnati nel controllo di un’altra vettura, non si sono fatti sfuggire quella strana e pericolosa manovra e hanno bloccato l’auto.

I due passeggeri hanno mostrato subito segni di nervosismo, aumentato nel momento in cui i carabinieri hanno rinvenuto quattro dosi di cocaina vicino alla leva del cambio: “E queste?” hanno chiesto gli operatori. “Vede, io vado spesso a Milano e mi dimentico sempre la macchina aperta, chissà chi ce le ha messe queste dosi di cocaina” ha risposto il più anziano dei due. Una risposta fantascientifica che insieme al tentativo grossolano di invertire la rotta alla vista delle forze dell’ordine e ai precedenti alle spalle di J-ax ha convinto i militari ad approfondire il controllo.

In effetti, all’interno della plafoniera che contiene le lampade di illuminazione dell’abitacolo i militari hanno trovato due sassi di cocaina del peso complessivo di ben 28 grammi. Cocaina purissima, pagata verosimilmente intorno ai 2 mila euro.

Soldi buttati via: i due sono stati arrestati con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti in concorso, ora si trovano al carcere delle Novate.

Il testo, firmato «Pikkolo Angielo» (uno dei tanti soprannomi che Ermes Maiolica usava per le sue bufale), risulta un “copia, incolla e modifica” di un articolo pubblicato il 28 gennaio 2017 da Piacenza24 dal titolo «Rotonda contromano per sfuggire ai carabinieri, in auto 250 grammi di cocaina purissima. Arrestati».

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