Mattarella e il bis al Quirinale: «Anche Leone chiese la non rieleggibilità del presidente»


Manca ancora un po’ di tempo alle elezioni presidenziali, previste a febbraio 2022. Ma i partiti, ormai, sono concentrati quasi esclusivamente sulle strategie per candidare al Quirinale i personaggi più affini alla propria area politica. Strategie che si intersecano con il prosieguo della XVIII legislatura e la permanenza o meno di Mario Draghi a Palazzo Chigi. Tra le varie ipotesi in campo, si vociferava di una possibile rielezione di Sergio Mattarella: solo il suo predecessore, Giorgio Napolitano, ha ottenuto un secondo mandato al Quirinale nella storia della Repubblica italiana. Il capo dello Stato, però, ha escluso più volte lo scenario di un bis. L’ultima dichiarazione a riguardo è arrivata la sera dell’11 novembre, in occasione di un incontro al Quirinale per commemorare Giovanni Leone a 20 anni dalla sua morte. Leone, come Antonio Segni, chiese «la non rieleggibilità del presidente della Repubblica con l’eliminazione del semestre bianco», ha detto Mattarella. Lo scorso 19 maggio, in visita in una scuola romana, il presidente aveva motivato così la sua ritrosia nei confronti di un secondo mandato: «Sono vecchio, tra otto mesi potrò riposare». A inizio 2021, in un altro evento in commemorazione dell’ex presidente Segni, aveva ribadito lo stesso concetto espresso oggi ricordando Leone.
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