La famiglia rom cacciata dalla casa popolare a San Basilio: i residenti cambiano la serratura

Avevano ricevuto un alloggio Ater nel lotto 20. Gli inquilini del palazzo sono scesi in strada: «Ospitiamo già una coppia romena e una del Perù. Noi abbiamo dato»

Zehera e Nhao sono una coppia di etnia rom di 78 e 79 anni e hanno una figlia disabile che si chiama Miki e che di anni ne ha 62. Fino a poco tempo fa vivevano nel campo di via Salviati a Roma ma hanno ricevuto un alloggio Ater nel lotto 20 di San Basilio. Ieri volevano prendere possesso della casa ma un gruppo di residenti ha impedito loro di entrare. I due, racconta oggi la cronaca di Roma de Il Messaggero, hanno trovato la serratura del portone di accesso alla scala del palazzo cambiata. Gli inquilini del palazzo sono scesi in strada e così la coppia, insieme a un altro figlio e ai responsabili dell’ufficio speciale rom e sinti del Campidoglio, ha chiamato la polizia. La casa rientrava all’interno di un accordo di autorecupero. Gli assegnatari pagano i lavori di manutenzione e si scalano l’importo dagli affitti.


«Eravamo venuti proprio per quantificare i lavori da fare», ha detto un altro dei figli della coppia. «La scorsa settimana sono venuti a vederla per firmare l’assegnazione, sono entrati e usciti senza problemi, ora invece la serratura è stata cambiata». Secondo i residenti «quella casa è inagibile e non può essere abitata, tempo fa ci fu una grave fuga di gas e dovettero intervenire i vigili del fuoco. Oltre al fatto che abbiamo già accolto due famiglie straniere e secondo noi abbiamo dato, adesso basta», sostengono. Aggiungendo che secondo loro quelli che definiscono “stranieri” non possono stare tutti insieme nella stessa palazzina: «Ospitiamo già una coppia romena e una del Perù. Noi abbiamo dato», sostiene un altro residente. Alla fine la coppia rom ha dovuto andare via.


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