Assegno Unico per i figli, il nodo dei soldi sul conto corrente e delle auto per l’importo

Il nuovo sistema premierà le famiglie numerose o i nuclei monoreddito. Ma il filtro dell’Isee sarà decisivo. E così a pesare oltre al reddito saranno il patrimonio mobiliare e immobiliare. Oltre alle giacenze medie dei conti correnti, gli eventuali conti deposito, i buoni fruttiferi, i premi assicurativi e anche le automobili possedute

L’Assegno unico per i figli minori di 21 anni al via da marzo 2022 avrà importi calcolati anche in base agli immobili posseduti dai genitori, così come i risparmi in banca. Lo spiega oggi Il Sole 24 Ore, che pubblica una serie di elaborazioni curate dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro. Il nuovo sistema premierà le famiglie numerose o i nuclei monoreddito. Ma il filtro dell’Isee sarà decisivo. E così a pesare oltre al reddito saranno il patrimonio mobiliare e immobiliare. Oltre alle giacenze medie dei conti correnti, gli eventuali conti deposito, i buoni fruttiferi, i premi assicurativi e anche le automobili possedute.


Il filtro dell’Isee

Come sappiamo, l’assegno unico sarà pagato con un bonifico e chi sceglie di non produrre l’Isee avrà l’importo minimo, ovvero 50 euro a figlio maggiorati di 15 euro per ogni figlio dal terzo in poi. Ma a parità di reddito un Isee differente fa cambiare l’importo anche di molto. Nella simulazione del Sole 24 Ore c’è una famiglia di quattro componenti con due figli e due genitori lavoratori dipendenti. A parità di reddito (53 mila euro) l’Isee differente fa scendere l’importo da 271 euro mensile a 113. Paola Mancini della Fondazione nazionale consulenti del Lavoro spiega al quotidiano che in alcuni casi un Isee più alto, condizionato ad esempio dalla presenza di immobili di proprietà, determina un peggioramento rilevante.


C’è poi il caso dei genitori conviventi ma non coniugati. In questo caso l’assegno può essere chiesto dal genitore con un reddito più basso avvantaggiando così l’importo. Un’altra variabile da considerare è il “paracadute” per le famiglie con Isee fino a 25 mila euro e valido fino al primo marzo 2025. Si tratta di una compensazione che evita alle famiglie di perderci. Con un Isee di meno di 22 mila euro la maggiorazione arriva a portare 700 euro l’anno. La maggiorazione è prevista anche dal terzo figlio in poi. Che va da 85 a 15 euro in base al crescere dell’Isee e vede un forfait di 100 euro mensili per le famiglie con quattro o più figli. Nell’esempio riportato una famiglia con quattro figli vede aumentare il beneficio da 828 a 941 euro. L’Isee dell’assegno unico sarà quello dei redditi 2020. Ovvero di quanto tutta Italia si trovava nel pieno della pandemia.

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