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Donato Greco (Cts): «Il lockdown dei No vax? Non servirà. Via i test antigenici dal Green pass»

24 Novembre 2021 - 08:46 Redazione
donato greco cts
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Il membro del Comitato Tecnico Scientifico: «Gli obblighi imposti con i carabinieri non hanno mai funzionato»

Il professor Donato Greco, epidemiologo e membro del Comitato Tecnico Scientifico, dice oggi in un’intervista a La Stampa che il lockdown dei No vax è un provvedimento inutile e propone invece di togliere la possibilità del test antigenico per ottenere il Green pass. «Non sono affatto convinto che l’arma della discriminazione nel medio periodo sia realmente efficace. Temo invece che così finiamo per inasprire lo scontro sociale. Gli obblighi imposti con i carabinieri alle spalle nella storia delle epidemie non hanno mai funzionato. Siamo gli unici in Europa ad aver introdotto la vaccinazione obbligatoria nei bambini, ma questo non ci ha fatto raggiungere risultati migliori degli altri. Anzi, siamo sotto la media Ue. E poi con quelli che insistono nel non volersi vaccinare che facciamo, li mettiamo in galera? Apriremmo un contenzioso inaudito, già vedo l’esercito degli avvocati avanzare…».

Secondo Greco è invece possibile convincere i No vax: «Due studi finanziati dall’Ue e condotti in 14 Paesi per studiare il fenomeno hanno già rivelato che in quel 20% di riluttanti alla vaccinazione il 16% era composto da indecisi e poco informati, il 2% da ideologici e un altro 2% da militanti dell’estrema destra. Se andassimo a cercare uno ad uno quel 16% saremmo a posto». Secondo Greco dovrebbero farlo «i medici di famiglia e i pediatri prima di tutto. Ora servono più loro che gli hub. Se le regioni gli fornissero l’elenco dei vaccinati tra i loro iscritti si farebbe già un grande passo avanti. Perché se uno ha mille assistiti a chiamarli tutti diventa matto. Contattare i 100 che non si sono vaccinati si può fare. Il lockdown di una parte della popolazione non è pensabile. La vera misura di contenimento è andare a prendere quel 16% di disinformati e confusi. E procedere rapidamente con la terza dose».

L’epidemiologo non è invece contrario all’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari: «Questo è un altro discorso, perché qui parliamo di responsabilità professionale. Probabilmente dai sanitari sarebbe utile estenderlo a insegnanti e forze dell’ordine, che hanno una funzione sociale di prima linea. Ovviamente l’obbligo deve valere anche per la terza dose. Un medico che non si vaccina è meglio vada a vendere le scarpe».

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